CALCIO ITALIANO
Se manca il centravanti...
Pubblicato il 09.11.2025 08:44
di Silvano Pulga
I due pareggi di Como e Milan, rispettivamente in casa contro il Cagliari e in trasferta a Parma, hanno un punto in comune, anche se le due partite hanno avuto dinamiche molto differenti: la mancanza di un centravanti in grado di risolvere situazioni dove gli avversari si chiudono. 
Cesc Fàbregas, a fine partita, parlando di Álvaro Morata, ieri autore di una prova da 3 in pagella, tra le righe ha lasciato capire di non essere soddisfatto. La sua è stata una difesa d'ufficio dell'attaccante ex Milan ("I miei giocatori li difendo sempre"); tuttavia, ha lasciato perplessi la reazione plateale del giocatore dopo la provocazione del cagliaritano Mina, con tanto di fascia di capitano tolta. Le reazioni dei tifosi sui social sono state controverse; la sensazione, però, è che chi difende il numero 7 lo faccia per rispetto del mister catalano. In definitiva, in una situazione che vedesse l'allenatore scaricare il centravanti, il popolo lariano si sentirebbe libero di esplicitare le proprie contumelie nei confronti di un giocatore al quale (e lo ha specificato in modo esplicito in sala stampa) Cesc Fàbregas chiede, ovviamente, di segnare, oltre che spaziare sul fronte offensivo.
Il Milan, a Parma, si è invece fatto rimontare due reti di vantaggio. Anche qua, è mancato il killer dei sedici metri in grado di trasformare un paio di limpide occasioni capitate nel finale di gara, al netto del fatto che Max Allegri, parlando coi giornalisti, ha parlato della necessità che la sua squadra cresca, a livello mentale. Cremonese, Pisa e Parma (due punti fatti) sabato sera sono partite con dinamiche differenti ma con un minimo comune denominatore: l'atteggiamento sbagliato dei protagonisti in maglia rossonera. Dopodiché, queste serate fanno parte di un'annata e, purtroppo per Max, non c'è in organico un giocatore che possa rovesciare l'inerzia tattica, o il colpo di vita trovato dall'Inter a Verona la settimana scorsa. 
Cesc Fàbregas, anche lui, ha parlato della necessità che i suoi facciano un ulteriore step di crescita, quando si trovano impantanati in gare di questo tipo, contro avversari chiusi. È, però, ha avvisato l'allenatore del Como, il passo di maturazione più complicato. E va fatto, aggiungiamo, con giocatori che sappiano risolvere queste situazioni. Sabato, i lariani hanno, per esempio, tirato poco da fuori, al netto delle disavventure di Álvaro Morata, delle quali abbiamo già parlato. Dopodiché, gli azzurri, sinora, hanno incassato solo 5 gol, e perso una sola partita: un ruolino molto differente da quello dello stesso periodo, lo scorso anno. Ora c'è la sosta nazionali, e tutti riordineranno le idee.   
(Foto SP)