FC LUGANO
Steffen è davvero indispensabile?
Pubblicato il 11.11.2025 09:55
di L.S.
Non gioca da ormai due mesi, dalla famosa partita contro il Losanna (17 settembre), in cui si fece male per una sua spericolata entrata sul portiere Letica. A uscirne con le costole rotte fu proprio Renato Steffen, che fu costretto a cinque giorni in ospedale e a una lunga riabilitazione.
Da quel giorno il Lugano ha disputato sei partite e ne ha vinte cinque! A dire la verità avrebbero potuto essere anche sei (su sette) se la partita con il San Gallo non fosse stata interrotta per pioggia (i bianconeri vincevano a inizio ripresa per 1 a 0).
Rovistando tra i numeri, in queste ultime sei gare i bianconeri di Croci-Torti hanno segnato 11 gol e ne hanno subiti 5.  Nella prime sei, con Steffen in campo, avevano segnato 6 gol e subiti 12.
Non è certo (tutta) colpa dell’ex giocatore della nazionale, ci mancherebbe, ma è chiaro che questi dati invitano a una riflessione. O perlomeno a una domanda: ma Steffen è davvero indispensabile in questo Lugano?
In questa stagione ha segnato un solo gol in Conference League contro il Celje, in una partita peraltro già decisa nel punteggio. Per il resto, soltanto una punizione calciata bene per il gol di testa di Papadopoulos contro il Basilea a Cornaredo.
L’impressione, anche se sei partite sono pochine in realtà, è che il “nuovo” Lugano, senza di lui, difenda meglio e corra di più.
La sua assenza ha permesso la rinascita di Cimignani e si spera la definitiva esplosione di Dos Santos, che sembra decisamente più libero e leggero in campo.
Sarà un caso? Vedremo. Sta di fatto che i tre anni di contratto (fino al 2028) firmati la scorsa primavera sono sembrati da subito un po’ eccessivi per un 34.enne dotato senza dubbio di grande classe, ma che a questo punto potrebbe diventare ingombrante in uno spogliatoio in piena fiducia e reduce da una bella striscia di risultati.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)