FC LUGANO
"Non è ancora pronto per un top 5"
Pubblicato il 13.11.2025 08:57
di Red.
Germano Vailati, ha parlato ieri sera a Fuorigioco Sprint, prima dell’amichevole tra Locarno e Lugano, in programma al Lido. La sfida è finita 4 a 1 a favore dei bianconeri, che hanno fatto esordire l’algerino Kendouci, autore di una buona prova sul piano tecnico, ma ovviamente ancora molto indietro su quello atletico, dopo l’infortunio (rottura di tibia e perone) avvenuto nella scorsa primavera.
Vailati, attuale preparatore dei portiere del FC Lugano, è tornato sulla sfida di domenica al St.Jakob Park e sul rigore parato da Amir Saipi, autore di una grande partita.
Nelle immagini televisive, si vede Saipi che si avvicina a Vailati prima del rigore di Shaqiri: i due confabulano, poi il portiere bianconero torna in porta, si tuffa alla sua sinistra e intercetta il tiro del capitano del Basilea.
A fine partita, Saipi confiderà che con Vailati, statistiche alla mano, avevano pensato che sarebbe stato meglio tuffarsi sulla destra, ma che in quel momento ha ritenuto di cambiare angolo.
Vailati conferma: “Alla fine è Amir che va in porta, è lui che deve prendere la decisione finale”.
Una decisione, quella di Saipi, che conferma che il portiere è tornato più convinto nei propri mezzi:
“Aveva semplicemente riconosciuto che c’era un problema e con l’arrivo di von Ballmoos, abbiamo potuto lavorare dietro le quinte con più serenità, ma soprattutto con grande intensità dal punto di vista della forza e della reattività”.
Già, perché Saipi, che in questi giorni è con la sua nazionale kosovara, ha ancora tanto lavoro da fare:
“Soprattutto dal punto di vista fisico ha tanti margini di miglioramento, ma questo lo sa anche lui. Mentalmente sta venendo fuori da un momento complicato: deve rendersi conto che i portieri ogni tanto commettono degli errori. I più bravi ne commettono meno, tutto qua”.
Saipi ha anche confidato la sua ambizione: giocare in un futuro in uno dei top 5 campionati europei.
“Dal punto di vista fisico non è ancora pronto, ma ha potenziale, e lavorando bene potrebbe arrivarci”.