Eccolo, l’arrivo del terzo difensore straniero. Non ne
rimango sorpreso, tutt’altro, mi sorprende solo che si sia atteso fino a metà
novembre. Già da inizio campionato lo annunciavo come una pedina necessaria, fondamentale per evitare di “bruciare” anzitempo la coppia Heed-Virtanen.
Bravo Benin, il nuovo direttore sportivo, che è andato a colmare quel vuoto. Strano che non ci abbia mai pensato Duca in passato. Ma l’hockey è anche questo, fatto di opinioni e valutazioni personali. Vedremo chi ha avuto ragione e se Cajkovsky porterà una musica più armoniosa nella nostra difesa. È quello che ci auguriamo tutti.
Anche perché finora, l’attacco, ha piuttosto deluso, soprattutto nelle sue pedine straniere (il ritorno di Formenton è stato un flop), e allora è più che comprensibile che il duo Landry-Matte voglia puntare su una difesa granitica, o comunque meno perforabile. Le partite si vincono anche così.
Si riparte domani da Zugo, per cercare di fare ancora un passetto avanti, dopo le ultime belle sei vittorie nelle ultime dieci partite. Speriamo di mantenere questo ruolino di marcia, perché la classifica invita ancora a sognare.
Bravo Benin, il nuovo direttore sportivo, che è andato a colmare quel vuoto. Strano che non ci abbia mai pensato Duca in passato. Ma l’hockey è anche questo, fatto di opinioni e valutazioni personali. Vedremo chi ha avuto ragione e se Cajkovsky porterà una musica più armoniosa nella nostra difesa. È quello che ci auguriamo tutti.
Anche perché finora, l’attacco, ha piuttosto deluso, soprattutto nelle sue pedine straniere (il ritorno di Formenton è stato un flop), e allora è più che comprensibile che il duo Landry-Matte voglia puntare su una difesa granitica, o comunque meno perforabile. Le partite si vincono anche così.
Si riparte domani da Zugo, per cercare di fare ancora un passetto avanti, dopo le ultime belle sei vittorie nelle ultime dieci partite. Speriamo di mantenere questo ruolino di marcia, perché la classifica invita ancora a sognare.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)