Ciò che è successo mercoledì sera a Locarno fa discutere
parecchio.
Per qualcuno si tratta di una storia intrigante, per altri di una storia triste.
Cosa succederà il 27 novembre all’assemblea dei soci? Chi gestirà il club in futuro? L’attuale comitato, presieduto da Tiziano Ronchetti, o la cordata guidata da Klein e Grigo?
Chi potrebbe saperne qualcosa è sicuramente Mauro Cavalli, ex presidente del FC Locarno, presente mercoledì alla partita amichevole con il Lugano e testimone oculare di ciò che è successo.
“Sì, ho visto tutto. Ho visto arrivare la polizia e il resto, ma con il Locarno non ho più niente a che fare”.
Va sempre alle partite però:
“Penso sia un mio diritto o no? Resto un gran tifoso e uno sponsor importante di questo club. Sono un po’ stufo che la gente mi giudichi”.
In che senso?
“Se vado allo stadio, dicono che dietro ci sono sempre io e che fungo da burattinaio: se non vado, mi accusano di fregarmene. Sono un po’ stufo di ribadire che adesso io non comando più. Sono uscito quasi subito dalla chat del comitato quando ho visto che le mie idee non erano in sintonia con chi adesso gestisce il club e che giustamente ha tutto il diritto di fare ciò che vuole”.
Come finirà questa telenovela per la gestione del club?
“Non lo so, ma non mi stupisco che Klein e Grigo non mollino la preso. Lo si era capito dalla scorsa estate che era gente caparbia. Dal canto mio ho sempre sostenuto l’attuale comitato e anche il club, come detto, facendo da sponsor. E continuerò a fare così”.
Per qualcuno si tratta di una storia intrigante, per altri di una storia triste.
Cosa succederà il 27 novembre all’assemblea dei soci? Chi gestirà il club in futuro? L’attuale comitato, presieduto da Tiziano Ronchetti, o la cordata guidata da Klein e Grigo?
Chi potrebbe saperne qualcosa è sicuramente Mauro Cavalli, ex presidente del FC Locarno, presente mercoledì alla partita amichevole con il Lugano e testimone oculare di ciò che è successo.
“Sì, ho visto tutto. Ho visto arrivare la polizia e il resto, ma con il Locarno non ho più niente a che fare”.
Va sempre alle partite però:
“Penso sia un mio diritto o no? Resto un gran tifoso e uno sponsor importante di questo club. Sono un po’ stufo che la gente mi giudichi”.
In che senso?
“Se vado allo stadio, dicono che dietro ci sono sempre io e che fungo da burattinaio: se non vado, mi accusano di fregarmene. Sono un po’ stufo di ribadire che adesso io non comando più. Sono uscito quasi subito dalla chat del comitato quando ho visto che le mie idee non erano in sintonia con chi adesso gestisce il club e che giustamente ha tutto il diritto di fare ciò che vuole”.
Come finirà questa telenovela per la gestione del club?
“Non lo so, ma non mi stupisco che Klein e Grigo non mollino la preso. Lo si era capito dalla scorsa estate che era gente caparbia. Dal canto mio ho sempre sostenuto l’attuale comitato e anche il club, come detto, facendo da sponsor. E continuerò a fare così”.