La sosta per le nazionali, a Como, ha regalato maggiore attenzione a
una vicenda della quale si sarebbe fatto volentieri a meno. I fatti:
da diversi anni, uno dei maggiori club di sostenitori della squadra
lariana, i Pesi Massimi, hanno istituito un premio intitolato
all'indimenticato attaccante azzurro, scomparso prematuramente,
Stefano Borgonovo, il quale ha militato anche nel Milan (segnò un
gol fondamentale contro il Bayern, nel 1990, in semifinale di Coppa
campioni) e Fiorentina. Il riconoscimento viene assegnato al miglior
giocatore del Como durante la stagione, votato dagli associati al
club di tifosi. Negli scorsi giorni, la famiglia del giocatore ha
fatto pervenire agli organizzatori una diffida a utilizzare il nome
di Stefano Borgonovo, provocandone la reazione stizzita sui
social. La vicenda ha avuto una eco nazionale nella vicina
Penisola, venendo citata anche dal popolare sito Dagospia, che vanta
numeri di visualizzazioni piuttosto importanti. La famiglia (la
vedova e i figli: fratello e sorella del bomber scomparso hanno fatto
sapere di pensarla diversamente) ha risposto allo sdegno social dei
Pesi Massimi attraverso una dichiarazione tramite ANSA, nella quale
ha chiesto un intervento della società. La quale, invece, pur avendo
sempre concesso ai propri giocatori di partecipare, negli anni, alla
premiazione, oggi si è (almeno sinora) chiamata fuori dalla
diatriba, restando (correttamente, a nostro parere), in silenzio,
visto che, nella vicenda, non ha alcun ruolo. Come finirà? Molto
semplicemente, si è già chiusa: il club dei tifosi ha respinto ogni
accusa di aver guadagnato del denaro, attraverso l'iniziativa,
sfruttando il nome del giocatore, e ha fatto la cosa più ovvia, vale
a dire rinuncerà alla denominazione rispetto al premio. I Pesi
Massimi hanno rivendicato il proprio ruolo, negli anni, nella tutela
del ricordo dello sfortunato giocatore, morto a causa della SLA,
ricordando di quando hanno ottenuto che l'amministrazione comunale
intitolasse all'attaccante lo slargo davanti allo stadio Sinigaglia e
poi, con un post sui social, hanno dichiarato chiusa, per loro, la
vicenda. Sarà il tempo a definirne, in futuro, i contorni.
CALCIO ITALIANO
Il caso Borgonovo