Ci risiamo. E questa volta con un clamore che spacca in due il mondo della boxe. Jake Paul il 19 dicembre affronterà Anthony Joshua, dopo che la sfida con Gervonta Davis è saltata a causa dell’ennesimo caso di violenza domestica che ha visto coinvolto “The Tank”, campione dei pesi leggeri WBA ed anche ex campione dei pesi superleggeri e superpiuma. Pugile caduto in disgrazia e che aveva accettato la sfida (un’esibizione vista la notevole differenza di peso) con Jake Paul. Netlix e Paul hanno però cercato un’alternativa, e dopo aver incassato il no di Francis Ngannou (dopo una serie d’insulti sui social dove l’ex campione della UFC ha battezzato l’evento come “una sfida senza senso”) ecco che clamorosamente si è materializzata la sfida con Anthony Joshua, 36enne ex campione dei pesi massimi IBF, WBA, IBO e WBO, oro a Londra 2012. Joshua è un nome importantissimo del pugilato recente, nonostante le sfide perse con l’attuale campione mondiale Oleksander Usyk (due volte) e l’ultima un anno orsono con Daniel Dubois.
Quasi, insomma, la fine della carriera per il britannico, che sperava di rilanciarsi con la sfida a Tyson Fury, mai avvenuta. Fury però, come altre volte, ha annunciato il ritiro dopo le due sconfitte, pure lui, nel 2024 con Usyk, ed allora la “gallina dalle uova d’oro” di Eddie Hearn è rimasta disoccupata. E qua subentra il promoter inglese, figlio di Barry Hearn, fondatore della Matchroom, che per anni ha proposto incontri di alto livello, ma che con Eddie è andata sempre più in declino, checché se ne dica nel documentario su Netflix dove vengono rigorosamente tralasciate le parti dove Hearn Junior faceva affari con Daniel Kinahan e la MTK, con l’irlandese ormai emigrato a Dubai e ricercato a livello internazionale per i suoi affari con la droga, mafie europee, il “Clash of Clans” che fece sprofondare l’Irlanda in conflitti che portarono a 21 morti (su di lui pende una taglia di 5 milioni di dollari).
Eddie Hearn proprio dei soldi arabi si è nutrito di recente con la Riyadh Season di Turki Al-Sheikh, grande appassionato di sport e boxe, ma nemmeno ha voltato la faccia ai soldi di Jake Paul. Si è semplicemente chiamato “fuori” come promotore ed ha sfruttato Amanda Serrano (la delfina di Paul) per un’altra delle sue “galline dalle uova d’oro”, ovvero l’irlandese Katie Taylor. Colei che definì nel 2022 Paul la persona più stupida nella boxe mai incontrata, salvo poi combattere sotto la sua etichetta, la MVP, due volte contro Serrano, prima come undercard proprio di Paul e Tyson.
Insomma, se cercate coerenza in tutta questa storia non ne troverete da nessuna parte, ad iniziare proprio dalla pugile irlandese che pianse su Netflix per la separazione dei genitori salvo poi … insinuarsi in una famiglia di 7 persone e tradire un’amica di lunga data per prenderne marito e figli, come descritto dal Sunday World in parte, poiché la fonte di quanto accaduto e scritto dal collega Eugene Masterson la leggete in calce in questo articolo e la storia, riferitami direttamente dal Connecticut, ha un risvolto terribile, con l’improvvisa ed inattesa morte della mamma Alicia a soli 43 anni dopo la separazione. Storia di chiesa, pentacostale, di bugie, anche di rabbia come riportato dalla moglie del parroco durante il sermone per Alicia: “VIP, asteroidi su di loro”. Altro che “Santa” la Taylor…
Se volete invece trovare un senso a tutto ciò lo troverete invece nei soldi. L’unico Dio anche per taluni credenti. Anthony Joshua guadagnerà 185 milioni di dollari, come la Taylor che guadagnò per due incontri 5 volte tanto che nell’intera carriera (15 milioni). Con buona pace dello sport e della boxe. Sono le leggi di Eddie Hearn, che insulta Paul ad ogni occasione, salvo poi far business con lui da tre anni. Prossima puntata: Paul-Joshua.