QUALIFICAZIONI MONDIALI
Italia impara dall'Irlanda
Pubblicato il 17.11.2025 07:21
di Alessandro Tamburini
Italia ed Irlanda, due modi diversi per accedere ai playoff. Gli azzurri sapevano che risalire dal -9 con la Norvegia era impossibile, ma dopo un buon avvio ed il gol di Pio Esposito, sotto il diluvio di San Siro, nel secondo tempo la squadra di Gattuso è crollata. Dice bene Ciccio Graziani, sotto l’aspetto psicologico la squadra appena va in difficoltà non riesce a riprendersi ed il rischio di non accedere al mondiale per la terza volta consecutiva è tangibile. In fondo il gruppo era compromesso fin dalla prima sconfitta in Norvegia con Spalletti alla guida. Con Gattuso si è poi sempre vinto (soffrendo come contro Israele) mentre la Norvegia banchettava ad ogni uscita, trascinata da Haaland ancora autore di una doppietta (su due palloni giocabili). È mancata garra, almeno umiltà contro una Norvegia più forte, tanto che la partita è divenuta una punizione estrema. L’Irlanda dal canto suo ha dimostrato quanto ora servirà agli azzurri nei playoff. Cuore e volontà, con la clamorosa tripletta di Parrott, col gol decisivo in Ungheria al 96esimo. Una nazione è esplosa di gioia, pub in festa, parole d’ordine “crazy”, “amazing”. Highlander pronti alla battaglia, con bandiera simile (cambiate l’arancione col rosso) all’Italia ma un atteggiamento diverso, corsaro, folle. L’Italia dovrà “irlandizzarsi” ora, sulla scia del suo mentore Gattuso (perché lui è stato scelto) e realizzare che nei playoff ogni partita sarà una finale (in verità due per accedere ai mondiali), servirà Tonali a centrocampo, serviranno spunti più verticali verso la porta ed una difesa “all’antica”. L’Italia è questa. Deve imparare dall’Irlanda, che potrebbe in finale essere pure una rivale. Per non trasformare Haaland in Parrott e l’ennesimo cammino mondiale in un fallimento.