Il Lugano c’è! No, non si è
smarrito nella pausa e nemmeno dopo l’addio di Omark, che un po’ di male l’ha
fatto, ma che ora è soltanto un ricordo. Bello, anche se un po’ sbiadito.
Vittoria sofferta in quel di Kloten e prestazione da squadra forte contro il Bienne, a cui non ha concesso nulla: è stato
un weekend pressoché perfetto.
Omar non c’è più, ma al suo posto è emerso Sgarbossa: che sia un caso? Chissà… Certo che se giocherà sempre a questi livelli, la scelta di Steinmann ha una sua logica.
Sempre più bravo Mitell, che bisogna dirlo, fa di necessità virtù.
Fuori capitan Thürkauf, Bertaggia e Kupari, non va in panico. Sposta Jesper Peltonen in attacco con il fratello Aleksi e Morini, e conferma il giovane Henry in prima linea. E tutto funziona, come se non fosse successo nulla.
Questo Lugano vince, ma soprattutto, non subisce gol. È la seconda difesa meno perforata del campionato dopo lo Zurigo. Questione di giocatori, certo, ma soprattutto di un sistema di gioco che ha dato equilibrio e certezze.
E la classifica? Il coach dice di non guardarla, e allora lo facciamo noi. Quattro punti dal secondo posto, stiamo bussando con insistenza alla porta dei playoff. Ma andiamo avanti con cautela, sapendo che non siamo nemmeno a metà stagione e che come abbiamo visto, le cose possono cambiare velocemente.
Come il weekend di Fazzini, che a Kloten aveva dovuto abbandonare per un virus intestinale e il giorno dopo davanti al suo pubblico ha realizzato una splendida doppietta. Se non è attaccamento questo…
Vittoria sofferta in quel di Kloten e prestazione da squadra forte contro il Bienne, a cui non ha concesso nulla: è stato
un weekend pressoché perfetto.
Omar non c’è più, ma al suo posto è emerso Sgarbossa: che sia un caso? Chissà… Certo che se giocherà sempre a questi livelli, la scelta di Steinmann ha una sua logica.
Sempre più bravo Mitell, che bisogna dirlo, fa di necessità virtù.
Fuori capitan Thürkauf, Bertaggia e Kupari, non va in panico. Sposta Jesper Peltonen in attacco con il fratello Aleksi e Morini, e conferma il giovane Henry in prima linea. E tutto funziona, come se non fosse successo nulla.
Questo Lugano vince, ma soprattutto, non subisce gol. È la seconda difesa meno perforata del campionato dopo lo Zurigo. Questione di giocatori, certo, ma soprattutto di un sistema di gioco che ha dato equilibrio e certezze.
E la classifica? Il coach dice di non guardarla, e allora lo facciamo noi. Quattro punti dal secondo posto, stiamo bussando con insistenza alla porta dei playoff. Ma andiamo avanti con cautela, sapendo che non siamo nemmeno a metà stagione e che come abbiamo visto, le cose possono cambiare velocemente.
Come il weekend di Fazzini, che a Kloten aveva dovuto abbandonare per un virus intestinale e il giorno dopo davanti al suo pubblico ha realizzato una splendida doppietta. Se non è attaccamento questo…
(Mike Sgarbossa, nella foto Ticishot-Simone Andriani)