CALCIO INTERNAZIONALE
Non si comanda al cuore
Pubblicato il 20.11.2025 07:31
di Red.
Si trovava (qualche settimana fa) in Spagna, e non aveva perso l'occasione, sui social aveva pubblicato le foto mentre calpestava l'erba del nuovo impianto. Osservava il nuovo stadio, vuoto solo all'apparenza poiché gli parlava con i ricordi, un luogo che ha amato e che amerà per sempre. E aveva commentato: “Sono tornato in un posto dove sono stato immensamente felice”. Barcellona e Messi significa 21 anni di un legame intenso, straordinario e unico. E la Pulce rilancia il suo canto d'amore. Il quotidiano “Sport” lo ha insignito del premio “Giocatore più amato nella storia del Barca”, e non poteva essere altrimenti. Il fuoriclasse si è lasciato andare e ha confessato che Barcellona: “È la mia casa, il mio posto, la mia gente. Mi sarebbe piaciuto fare tutta la mia carriera lì”. Ma ha ancora un altro rammarico, ha lasciato il club senza il saluto del suo pubblico (erano i tempi del covid). E ha promesso che intende tornare, molto difficile da giocatore, per ricevere l'abbraccio dei suoi sostenitori. Vuole essere presente allo stadio “come un tifoso qualsiasi, seguendo la squadra, il club, e facendo il tifo come tutti gli altri”. Storie di calcio dove rimane il barlume di uno spirito antico, nonostante la deriva economica. Illusione? Parvenza? Poco importa.