Diciotto anni sono tanti o
pochi? Il tempo è relativo, come sappiamo. Nel caso del Team Ticino
sono stati abbastanza per vedere il progetto chiudersi: la pietra
tombale è stata messa ieri dal FC Lugano, durante una conferenza
stampa nella quale è stato presentato il nuovo partenariato con
l'U.S. Giubiasco, ripercorrendo tutta la storia precedente. Va detto:
se potessimo avere a disposizione la Delorean del dottor Brown
(quello di "Ritorno al Futuro"), e fossimo andati a
prendere un giornalista sportivo nel 2007 per portarlo ieri al LAC,
ci avremmo messo tempo per ragguagliarlo, e fagli prendere cognizione
di tutto ciò che è avvenuto, nel calcio giovanile ticinese, dal
primo decennio del secolo a oggi. E, infatti, tanto ce ne hanno messo
Michele Campana e Luca Baldo, pur avendo di fronte una platea
perfettamente informata, e che questi 18 anni li ha vissuti. Ma
tant'è. La notizia, che circolava da tempo, è quindi
ufficiale: il F. C. Lugano SA e l’U.S. Giubiasco, partner per il
Sopraceneri, daranno quindi vita, dal 1° luglio 2026, al
Partenariato Ticino, una realtà in ottemperanza alle condizioni
poste dall’ASF in materia di calcio d’élite nel nostro Cantone,
volta a garantire una copertura equilibrata di tutto il territorio,
distribuendo responsabilità e competenze tra Sottoceneri e
Sopraceneri. Di fatto, il nuovo partenariato vedrà, in ambito
di formazione e sviluppo del calcio giovanile, la gestione e il
coordinamento gestiti e coordinati dall'F. C. Lugano in veste di club
responsabile, sotto la cui direzione finiranno le principali squadre
cantonali di calcio d’élite, U21, U19, U17 e U16, mentre l’US
Giubiasco (label partner) sarà incaricata di contribuire alla
gestione delle altre categorie, in particolare le U15 (Sopra- e
Sottoceneri) e le formazioni FE-14, FE-13 e FE-12 (Footeco). Come ha
spiegato il CEO del FC Lugano, Martin Blaser, il F.C. Lugano (il
quale, va detto, si assume la grande maggioranza dei costi) vuole
poter avere l'ultima parola in ambito di gestione e direzione
strategica del calcio giovanile, per garantire il livello del calcio
d’élite cantonale, mettendo i giovani calciatori e allenatori
nelle migliori condizioni di lavoro possibili. Può non piacere,
magari (e vedremo, infatti non è piaciuto nella Capitale); ma, in
tutti gli ambiti della vita, chi paga di più ha il diritto di fare
la sintesi. Al netto della tradizione e dei sentimentalismi, tra
fallimenti di club storici e problemi con le quote associative, non
c'erano oggettivamente più le condizioni per proseguire col progetto
precedente. E il Bellinzona? Sul partenariato tra Lugano e
Giubiasco si è espresso Brenno Martignoni, sia al Cdt che a Teleticino, che ha accusato il FC Lugano di aver voluto fare tutto
da solo da subito: "Il FC Lugano ha deciso di
abbandonare il Team Ticino; ma, uscendo, ha lasciato soli il
Bellinzona e la Federazione. Il club bianconero ci ha avanzato delle
proposte per noi inaccettabili, tutte impostate sulla realtà
sottocenerina, chiedendoci di controllare tutte le categorie dalla
U16 in su senza lasciarci margini di negoziazione, chiudendo così Il
progetto del Team Ticino. Il Bellinzona continuerà comunque a
funzionare bene e, come Associazione, continueremo a essere un punto
di riferimento anche nel settore giovanile".
CALCIO TICINESE
Il Team Ticino non c'è più!