Purtroppo
è andata così. Il Bellinzona ha tenuto testa al Vaduz sino al
novantesimo, minuto cruciale di una partita che sembrava destinata a
concludersi a reti inviolate.
Uno
0-1 amarissimo scaturito praticamente a partita praticamente conclusa dopo che il
direttore di gioco aveva decretato quattro minuti di recupero.
Gol
beffa quello del Vaduz?
Il tecnico del Vaduz Marc
Schneider non è di questo parere:
“Abbiamo avuto in mano le redini dell’incontro, ammetto che è stata una partita molto difficile per noi. Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato”.
“Abbiamo avuto in mano le redini dell’incontro, ammetto che è stata una partita molto difficile per noi. Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato”.
Era
una partita da pareggio, non è d’accordo?
“Direi di no, il Bellinzona sarebbe potuto andare in vantaggio”.
“Direi di no, il Bellinzona sarebbe potuto andare in vantaggio”.
Vuol
dire che poteva concludersi diversamente?
“Beh, non abbiamo certamente disputato la nostra migliore partita”.
“Beh, non abbiamo certamente disputato la nostra migliore partita”.
Avete
raggiunto l’Aarau in vetta:
“Un motivo in più per rientrare a casa felici e contenti. Però vediamo cosa farà l’Aarau contro il Nyon”.
“Un motivo in più per rientrare a casa felici e contenti. Però vediamo cosa farà l’Aarau contro il Nyon”.
Il
Bellinzona le sembra una squadra da ultimo posto?
“Assolutamente no. Dispone di una difesa molto forte, manca tuttavia di peso in attacco”.
“Assolutamente no. Dispone di una difesa molto forte, manca tuttavia di peso in attacco”.
Lei
è stato sulla panchina del Thun: c’è una grande differenza tra
la squadra che allenava lei e quella di oggi, in Super League, di
Mario Lustrinelli?
“Anche quella che dirigevo io era una buona squadra. Direi che con Mauro la società ha fatto passi da gigante. Chapeau a Mauro.”.
“Anche quella che dirigevo io era una buona squadra. Direi che con Mauro la società ha fatto passi da gigante. Chapeau a Mauro.”.
Chi
non segna non può pretendere di vincere. Comprendiamo la “rabbia”
di Beppe Sannino, noi restiamo dell’avviso che il gol incassato sa
tanto di beffa. In campo si è visto un buon Bellinzona come
era già stato il caso con l’Aarau. Il fatto è che il Vaduz visto al Comunale è di un’altra dimensione. Ma non
dimentichiamo che venerdì si sono comunque visti i “resti” di
una squadra (quella granata) in chiara ripresa: troppe le assenze
dovute a infortuni. Non vorremmo tirare in ballo le condizioni dei
campi sui quali la squadra si allena. Col freddo e tempo secco di
questi giorni preparare una partita su un terreno in sintetico (di
per sé già da considerare “improbabile” per una compagine che
fa parte dell’élite), ha l’aria di una “missione
impossibile”, per non dire di una presa in giro.
(Foto ENLA)