CALCIO TICINESE
Il funerale del Team Ticino
Pubblicato il 23.11.2025 06:30
di L.S.
Il Team Ticino non c’è più: il calcio di élite, nel nostro cantone, passa nelle mani del FC Lugano, che si avvarrà della collaborazione dell’US Giubiasco, club che milita in Terza Lega.
Detto così può sembrare strano e per certi versi lo è davvero.
Escluso, dal nuovo progetto, l’AC Bellinzona, che paga una ingiustificabile passività nei rapporti e una totale assenza nella comunicazione.
Il club granata non è mai riuscito a trovare un accordo con il FC Lugano e nemmeno ad avanzare una proposta di collaborazione credibile. Un menefreghismo imbarazzante che ha spinto il Lugano a fare tutto da solo.
Forte di una solidità economica che in Ticino non ha ovviamente rivali, il club di Mansueto ha iniziato a tessere con intelligenza strategica, rapporti solidi con la Federazione Svizzera di calcio, che con il tempo si è convinta che Lugano fosse l’unica soluzione percorribile.
Se dopo i fallimenti di Locarno e Chiasso, anche Bellinzona tace, è inevitabile che il Lugano si accaparri il calcio d’élite del nostro cantone. Che piaccia o no, non si poteva fare altrimenti. Importante, non lamentarsene in futuro.
L’AC Bellinzona, per voce di Trujillo e Martignoni, rispettivamente presidenti della Società Anonima e dell’Associazione, dichiarano di avere in testa un piano di gestione indipendente. Sarà interessante capire quale e con quali soldi, vista le difficoltà della corrente gestione e la strada ancora in salita per l’ottenimento della minilicenza.
Detto questo, si potrebbero tirar fuori le responsabilità della FTC (federazione ticinese di calcio) o dell’ASF (Federazione svizzera di calcio), semplici spettatrici dello sfaldamento di un progetto morto e sepolto forse da tempo. Ma a questo punto, sarebbe un esercizio inutile.
Il Team Ticino sparisce, e se da una parte è palpabile l’amarezza di chi credeva che almeno a livello giovanile si potesse collaborare, dall’altra ci si affida alla speranza che il FC Lugano, con le sue potenti strutture, possa finalmente tornare a formare quei giovani che ormai da troppo tempo non riescono più a emergere ad alti livelli.
Perché alla fine, l’obiettivo è soltanto quello.