FC LUGANO
"They did it"
Pubblicato il 23.11.2025 08:57
di Silvano Pulga
"They did it!" avrebbe detto Dan Peterson, popolare allenatore (e, in seguito, commentatore televisivo) del secolo scorso (ma vivo, arguto e mai banale anche oggi) commentando il colpo del Lugano a Thun. Una vittoria che, alla vigilia, ci poteva stare, auspicata e chiamata in diverse occasioni anche nei giorni scorsi, ma sulla quale, dopo l'espulsione di Uran Bislimi, pochi avrebbero scommesso. Invece, una ripartenza inventata da due giocatori subentrati (Georgios Koutsias e Claudio Cassano) ha regalato ai sottocenerini tre punti pesantissimi ma, soprattutto, una di quelle affermazioni che fanno morale. Un successo che certifica la continuità, dopo quello di Basilea: non era facile, perché c'era di mezzo la sosta, che tende, solitamente, a fare abbassare la tensione. Bravo, quindi, Mattia Croci-Torti a tenere alta l'asticella nel periodo dedicato alle nazionali, e a dare, anche ieri sera, un segnale forte alla squadra, inserendo due giocatori offensivi come il greco e l'italiano, protagonisti dell'azione decisiva, dopo che i bianconeri erano rimasti in dieci: non proprio una mossa scontata.
Il resto è stata una partita ben interpretata dalle due squadre e da entrambi i tecnici, che si confermano tra i migliori del panorama calcistico elvetico: bravi i bernesi a saper soffrire, nella prima frazione, chiudendo gli spazi a un Lugano organizzato e molto forte atleticamente, sempre primo sulle seconde palle, abile nel palleggio ma al quale è mancata la soluzione nei sedici metri avversari, anche per la grande densità messa in campo dai padroni di casa, sempre corti e dietro la linea della palla, pronti a chiudere ai giocatori ospiti la luce della propria porta, respingendo tutte le loro conclusioni.
Nella ripresa, invece, col calo dei bianconeri, gli Oberländer hanno alzato ritmo e baricentro, provando a vincere la partita, trovandosi però di fronte un Amir Saipi deciso a uscire ancora una volta dal campo con la rete inviolata. Qua si sono visti i limiti, in questa partita, dei ragazzi di Lustrinelli, e fatti presente dal tecnico bellinzonese a fine partita ai microfoni della RSI, vale a dire l'incapacità di trovare soluzioni nei sedici metri avversari. Va detto anche per merito della retroguardia bianconera, che ha sì barcollato in alcuni momenti, ma che, grazie anche a qualche parata di spessore dell'estremo difensore kosovaro, è riuscita a non capitolare. 
Il resto è noto, con la rete bianconera venuta, come a Basilea, grazie a una ripartenza micidiale, finalizzata con grinta e piedi buoni, due caratteristiche che fanno parte del DNA del Lugano, ma che si erano appannate durante le difficili settimane estive.
Ora, però, bisognerà stringere i denti da qui alla sosta invernale: al Thun era concesso sbagliare, ieri sera, senza doversi preoccupare troppo della classifica, mentre i ticinesi hanno ormai esaurito tutti i bonus. Sarà quindi un mese complicato, da mercoledì sino all'ultima partita casalinga contro lo Young Boys, in programma a Cornaredo l'ultima domenica di Avvento. Alle 19 del 21 dicembre si guarderà la classifica, e qualche risposta in più potremo averla.  
(Immagine RSI)