Alexander Muci a Bellinzona ha tanta voglia di dimostrare il suo valore, per lui si tratta di un ritorno. Giuseppe Sannino non ci ha pensato due volte a dargli fiducia. Non è chiaro se la squadra avesse un problema di portieri, chiaro che con tanti gol sul groppone il Mister qualche domanda se la deve essere posta.
Tra i pali si era in effetti registrata una ‘girandola’ di numeri 1. Da Osigwe (14 reti in quattro partite con un paio di ‘picchi’ - 5-1 dallo Xamax, 6-0 dal Vaduz) a Trochen (0-0 con l’Yverdon, 3 gol incassati dal Nyon), da Godwin (1-1 con il Rapperswil, 0-0 a Wil, sconfitta per 3-0 dall’Etoile Carouge) a Muci (schierato dalla decima giornata con 9 palloni finiti alle spalle nelle ultime cinque gare). La media è favorevole ad Elio Trochen (classe 2007), ma come ben sappiamo la ‘gestione’ dei portieri non è sicuramente il punto forte dell’ACB (basti dire che ne aveva fatto le spese lo stesso Muci).
Tra i pali si era in effetti registrata una ‘girandola’ di numeri 1. Da Osigwe (14 reti in quattro partite con un paio di ‘picchi’ - 5-1 dallo Xamax, 6-0 dal Vaduz) a Trochen (0-0 con l’Yverdon, 3 gol incassati dal Nyon), da Godwin (1-1 con il Rapperswil, 0-0 a Wil, sconfitta per 3-0 dall’Etoile Carouge) a Muci (schierato dalla decima giornata con 9 palloni finiti alle spalle nelle ultime cinque gare). La media è favorevole ad Elio Trochen (classe 2007), ma come ben sappiamo la ‘gestione’ dei portieri non è sicuramente il punto forte dell’ACB (basti dire che ne aveva fatto le spese lo stesso Muci).
Un Muci finora alquanto sfortunato: ripetuti infortuni gli hanno negato le soddisfazioni che si merita. Dà però l’impressione, data la sua giovane età (24 anni) e l’esperienza che si è fatta, di poter compiere a breve, grazie a un ottimo preparatore qual è Lorenzo Colombo, il grande salto di qualità.
Alex, sappiamo che hai attraversato un momento difficile: ci spieghi che cosa ti è successo?
“Ero rimasto senza squadra a causa anche di un brutto infortunio. Con questa situazione a Wil era problematico prolungare il contratto”.
Come stai adesso?
“Sono entusiasta di essere tornato a Bellinzona. Sono molto motivato, mi sto dando da fare per far bene di partita in partita. Non ho potuto finora giocare con la costanza necessaria, un po’ per questo, un po’ per quello. Spero di continuare con questo ritmo: è un momento importante per me”.
Che spogliatoio hai trovato al Comunale?
Sorride. “Da quando me ne ero andato sono rimasti solamente due o tre ragazzi. Sono cambiate anche le dinamiche, posso dire che la situazione è molto particolare”.
La causa principale?
“Per come siamo messi. Abbiamo tanti giocatori infortunati, posso però assicurare che il gruppo è vivo. Sono sicuro che riusciremo a portare a casa i risultati che tutti si aspettano “.
Comprensibile il rammarico per il gol del Vaduz:
“È stato veramente un peccato subire quella rete a pochi secondi dalla fine. Abbiamo concesso pochissimo al Vaduz, eravamo messi bene in campo. Abbiamo lavorato in questi giorni anche su questo affinché non succeda più “.
Gol evitabile?
“Cosa intende dire?”
Ti senti responsabile?
“Assolutamente no. Ovviamente nella situazione che si era verificata (cross che doveva essere bloccato, pallone vagante non intercettato da chi si trovava nei 16 metri, ndr), chiunque avrebbe potuto fare meglio. Ho riguardato il video, sia con i compagni portieri che con l’allenatore, a più riprese. Non mi sembra il caso di colpevolizzare qualcuno. Forse avrei potuto fare un’altra scelta, me lo sono chiesto tutta la notte. Ma la scelta giusta non esiste, esiste solo in quel momento. Era una situazione molto speciale”.
La posizione in classifica la possiamo definire drammatica?
“Non la valuterei così, però è chiaro che adesso non possiamo più permetterci di sbagliare”.
Ne verrete fuori?
Sono fiducioso, la squadra sta facendo progressi sia nel gioco, sia nell’organizzazione”.
Vietato sbagliare venerdì sera a Rapperswil?
“Dovremo entrare in campo con la mentalità giusta per vincere. Bisogna fare in modo che la sorte resti nelle nostre mani”.
Mentre Alexander sta per ricongiungersi con i compagni gli chiediamo di Nikolas che si è particolarmente ‘illustrato‘ nelle due ultime uscite del Grasshopper realizzando un gol partita e un assist: “L’ho appena sentito, è molto su di giri… Più che amici, siamo due fratelli molto uniti, ci diamo una grossa mano e stimoliamo a vicenda. Viviamo naturalmente due ruoli diversi, ma alimentiamo lo stesso sogno. È tanto bello avere un fratello così, siamo sereni e tranquilli, abbiamo il supporto della nostra famiglia”.
Hai parlato di ‘sogno’, qual è il tuo?
“Beh, prima di tutto che il Bellinzona conservi il posto in Challenge League. Vorrei inoltre riuscire ad alzare l’asticella anche per me”.
Lasciamoci sorprendere…
“Ero rimasto senza squadra a causa anche di un brutto infortunio. Con questa situazione a Wil era problematico prolungare il contratto”.
Come stai adesso?
“Sono entusiasta di essere tornato a Bellinzona. Sono molto motivato, mi sto dando da fare per far bene di partita in partita. Non ho potuto finora giocare con la costanza necessaria, un po’ per questo, un po’ per quello. Spero di continuare con questo ritmo: è un momento importante per me”.
Che spogliatoio hai trovato al Comunale?
Sorride. “Da quando me ne ero andato sono rimasti solamente due o tre ragazzi. Sono cambiate anche le dinamiche, posso dire che la situazione è molto particolare”.
La causa principale?
“Per come siamo messi. Abbiamo tanti giocatori infortunati, posso però assicurare che il gruppo è vivo. Sono sicuro che riusciremo a portare a casa i risultati che tutti si aspettano “.
Comprensibile il rammarico per il gol del Vaduz:
“È stato veramente un peccato subire quella rete a pochi secondi dalla fine. Abbiamo concesso pochissimo al Vaduz, eravamo messi bene in campo. Abbiamo lavorato in questi giorni anche su questo affinché non succeda più “.
Gol evitabile?
“Cosa intende dire?”
Ti senti responsabile?
“Assolutamente no. Ovviamente nella situazione che si era verificata (cross che doveva essere bloccato, pallone vagante non intercettato da chi si trovava nei 16 metri, ndr), chiunque avrebbe potuto fare meglio. Ho riguardato il video, sia con i compagni portieri che con l’allenatore, a più riprese. Non mi sembra il caso di colpevolizzare qualcuno. Forse avrei potuto fare un’altra scelta, me lo sono chiesto tutta la notte. Ma la scelta giusta non esiste, esiste solo in quel momento. Era una situazione molto speciale”.
La posizione in classifica la possiamo definire drammatica?
“Non la valuterei così, però è chiaro che adesso non possiamo più permetterci di sbagliare”.
Ne verrete fuori?
Sono fiducioso, la squadra sta facendo progressi sia nel gioco, sia nell’organizzazione”.
Vietato sbagliare venerdì sera a Rapperswil?
“Dovremo entrare in campo con la mentalità giusta per vincere. Bisogna fare in modo che la sorte resti nelle nostre mani”.
Mentre Alexander sta per ricongiungersi con i compagni gli chiediamo di Nikolas che si è particolarmente ‘illustrato‘ nelle due ultime uscite del Grasshopper realizzando un gol partita e un assist: “L’ho appena sentito, è molto su di giri… Più che amici, siamo due fratelli molto uniti, ci diamo una grossa mano e stimoliamo a vicenda. Viviamo naturalmente due ruoli diversi, ma alimentiamo lo stesso sogno. È tanto bello avere un fratello così, siamo sereni e tranquilli, abbiamo il supporto della nostra famiglia”.
Hai parlato di ‘sogno’, qual è il tuo?
“Beh, prima di tutto che il Bellinzona conservi il posto in Challenge League. Vorrei inoltre riuscire ad alzare l’asticella anche per me”.
Lasciamoci sorprendere…
(Foto ENLA)