AC BELLINZONA
Stasera ci si gioca la vita
Pubblicato il 28.11.2025 09:37
di Enrico Lafranchi
Il Bellinzona è in partenza per Rapperswil dove questa sera affronterà un avversario decisamente abbordabile (sulla carta). I sangallesi sono ringalluzziti per i tre punti che hanno strappato alla Fontenette di Carouge. Vittoria che ha riscattato gli undici allenati da Selcuk Sasivari, subentrato a David Sesa solo perché bisogna sempre trovare un capro espiatorio: con l’ex granata la squadra aveva perso due partite di fila, figuriamoci se si dovessero prendere simili provvedimenti con ogni allenatore…
È da vedere se con l’ex assistente di Mattia Croci Torti, il cui impegno è stato molto apprezzato dallo stesso Crus e dallo staff, il Rapperswil non andrà più avanti a…singhiozzo (è quanto sta d’altronde capitando ai granata che hanno vinto solo una delle quattordici partite sino qui disputate). La differenza, tra le due compagini che si daranno battaglia stasera, è che sono partite con obiettivi diversi: i padroni di casa per mantenere il posto brillantemente conquistato in Challenge, i ticinesi per… suonarle a tutti (i proclami di Trujillo sono ancora ben presenti nei tifosi).
Oggi la situazione è completamente diversa. Ma solo per il Bellinzona che Giuseppe Sannino si è ‘incaricato’ di salvare dalla retrocessione in Promotion League. Ce la farà l’ex Palermo arrivato in Ticino un paio di anni fa grazie ad Antonio Caggiano? L’ACB con Manuel Benavente stava filando dritto verso l’inferno, qualcosa con il tecnico italiano è cambiato. Giusto guardare al futuro con ottimismo, le chances di salvezza sono buone, c’è comunque poco da stare allegri qualora si andasse avanti con questa frequenza di risultati.
Bisognerebbe prima di tutto evitare di continuare a piangersi addosso per la ‘catena’ di infortuni che ha praticamente dimezzato l’undici titolare costringendo l’allenatore a inventarsi, di partita in partita, la formazione da mettere in campo. Un bel guaio, ma una soluzione la si trova sempre. Sarebbe poi il caso fare qualche domanda anche a chi a costruito la squadra: Tito Spinelli, con il quale i giocatori hanno firmato dei contratti, o Mario Rosas, che oltre a essere amministratore unico, è pure direttore generale in Spagna all'Eldense? E Trujillo, che asseriva di avere messo insieme una squadra per trequarti (o poco meno) colombiana, ha forse delle responsabilità? Sicuramente quella di conoscere poco o niente del calcio svizzero.
Stasera c’è bisogno di un’altra prova d’orgoglio, a significare che non è ancora troppo tardi per recuperare il tempo perduto. Ne abbiamo avuto conferma, nonostante il risultato finale, contro il Vaduz. Una partita in cui i ‘resti’ del Bellinzona si sono superati l’un l’altro. Noi restiamo fiduciosi, il vento ha cominciato a cambiare direzione nella capitale. I semi che si sono sparsi sui campi dove è facile giocarsi una caviglia, un ginocchio, la spalla, daranno dei frutti.
Questa settimana si è vista molta corsa, molti tiri in porta, molti aspetti tattici. Anche parlare è importante! Sannino con i ragazzi cerca sempre il dialogo. Parlando loro, quando non c’è di mezzo il pallone, amichevolmente… Ora in gruppo, ora individualmente. Senza urlare! E l'episodio di ieri è già stata archiviato.
Sull’importanza della posta in palio al Grünfeld c’è poco da aggiungere. Il Wil, penultimo, ha 4 punti in più, il Rapperswil, settimo, quasi il doppio (13). Su chi fare la corsa? Il Carouge è sì a quota 12, ben 6 però glieli ha concessi (se non proprio regalati) il Bellinzona. È inutile girarci attorno. Tutti giocano con il coltello tra i denti. Occorre togliersi dalla ‘mischia’ al più presto!
Calcio d’avvio alle 19.30, dirige il signor Hairim Qovanaj.