PALLACANESTRO
La mamma, il girasole e il campo da basket
Pubblicato il 28.11.2025 09:11
di Silvano Pulga
Milano, novembre 2025. In via Giuseppe Dezza, zona via Solari, vicino al centro, c'è un campetto da basket, visibile anche su Google Maps, con tanto di recensioni degli utenti. Un luogo tutto sommato anonimo, fino a qualche giorno fa. Una pagina social, La Giornata Tipo, dedicata alla pallacanestro, svela infatti un episodio triste. Da 8 anni, infatti, una mamma ogni giorno porta un girasole vicino all’ingresso, per ricordare il figlio quindicenne morto per un malore, mentre si divertiva praticando il proprio sport preferito. Una storia come tante altre magari, passata inosservata in un mondo che divora ogni giorno tutto ciò che incontra ma che a noi, che abbiamo una figlia che aveva ai tempi un'età molto vicina, ci ha sinceramente colpito.  
Da alcuni giorni, qualche sconosciuto, forse ignaro del significato di questo gesto così semplice e, tutto sommato, innocente, ha iniziato a strappare via i fiori. Consapevole che, ovviamente, molti non possono conoscere il motivo strettamente privato di quel gesto, la madre ha scritto un messaggio allo sconosciuto per spiegarlo: "Non strapparmi. Non mi sono più rialzato dopo essere caduto su questo campo. Questo girasole mi ricorda. Grazie, Alessandro". In teoria, avrebbe dovuto chiudersi tutto così. Invece, è arrivata una risposta, scarabocchiata con un pennarello sul bigliettino della mamma: "Se tutti mettono un fiore per ogni morto, Milano sarebbe una pattumiera". Lo riportiamo apposta con l'errore grammaticale da matita blu, per chiarire in modo inequivocabile la personalità del soggetto.
La risposta di tanti cittadini milanesi, dopo che il post è stato ripreso da altre pagine social e dalla stampa locale, è stata una lunga processione di persone, che hanno portato al campo centinaia di girasoli. Si parla di un progetto per intitolare il luogo allo sfortunato ragazzo, mentre diversi street artist si sarebbero offerti di disegnare gratuitamente un grande girasole, proprio su quel campetto. Milano forse starà diventando una pattumiera: però, fortunatamente, qualcuno prova a rimanere umano.