FC LUGANO
La coperta corta e lo spauracchio Nivokazi
Pubblicato il 29.11.2025 10:14
di L.S.
A tre giorni di distanza, si torna in campo. Per dimenticare la sconfitta con il San Gallo e soprattutto per tornare a fare punti, che servono maledettamente quando la classifica è così corta.
A Cornaredo (ore 18) arriva il Sion, indietro solo di due punti ma anche lui appena sopra la riga.
La Swiss Football League non ha ridotto le giornate di squalifiche a Bislimi (che sconterà così l’ultima) e nemmeno gli ha concesso l’effetto sospensivo. Bel guaio per Croci-Torti, che a centrocampo non ha grandi scelte: dovrà chiedere a Doumbia un altro sforzo, dopo i novanta minuti giocati mercoledì. Oltre a Bislimi, manca ancheBelhadj, mentre in panchina si rivedrà Steffen.
In caso di necessità, a fianco di Grgic, il Crus potrebbe inventarsi Dos Santos, oppure alzare Papadopoulos, ma il problema è che in difesa mancherà anche El Wafi, uscito zoppicante dalla partita con il San Gallo. Insomma, la coperta, in questi giorni, è decisamente corta.
Ci sarà Mai, che aveva fatto arrabbiare il tecnico bianconero per essere uscito dal campo semplicemente per un mal di pancia.
Davanti dovrebbe toccare a Behrens, uscito invece arrabbiato con il Crus per non averlo schierato dal primo minuto col San Gallo.
La speranza è che questo Lugano incerottato, possa contare sulla voglia di rivalsa di alcuni suoi elementi. Tra questi anche Saipi, che mercoledì non ha saputo ripetere la prestazione delle ultime gare.
Ci vuole carattere e stasera tutti dovranno tirarne fuori un po’ più del solito.
Il Sion, dal canto suo, non sarà un avversario facile, soprattutto quando gioca in trasfertasi esprime al meglio: in sei trasferte ha perso solo una volta. Occhio a Nivokazi, che torna a Cornaredo da avversario: per lui, al primo anno di Super League, dopo la bella stagione a Bellinzona in Challenge League, ben sette gol e un assist. Speriamo che stasera non si acuisca il rimpianto per averlo lasciato partire.
Una curiosità: le due squadre sono quelle che meno duelli di testa hanno vinto: entrambe amano costruire dal basso e far partire l'azione con delle manovre ragionate. Vedremo una partita a scacchi?
Arbitra il signor Turkes, al Var von Mandach.
(Rilind Nivokazi, nella foto Ticishot-Simone Andriani)