Vietato ai deboli di cuore. Il match tra Ambrì e Bienne è stato come cavalcare un’onda nell’oceano. Adrenalina, incertezza ed emozioni a raffica. Ne è uscito un rocambolesco 5 a 4 per i padroni di casa dopo una serie di rigori altrettanto piena di passione come i precedenti 65’. Due squadre garibaldine, poco solide in difesa, pasticci e disordini a farla da padrone, ma tanto impegno e molto divertimento. Per parecchie volte il momentum è passato da una parte all’altra senza logica, senza preavviso. Nessuna delle due contendenti meritava di uscire con i 3 punti, rispettivamente nessuna meritava di rientrare negli spogliatoi a mani vuote. Il pareggio finale di DiDomenico al 57’ è stato il giusto premio per i biancoblù. Nelle fila di questi ultimi vanno segnalate le prove egregie di alcuni elementi, in primis Inti Pestoni, autore di un gol spettacolare e di un rigore trasformato. Il veterano è sempre stato nel vivo delle azioni. Idem Michael Joly, vera trottola impazzita e inesauribile nel prodigarsi a cercare soluzioni e a inventare giocate di prestigio. Buona stavolta anche la prestazione del rientrante Tierney. Il centro ha mostrato una buona verve e ha reagito bene alle ultime relegazioni in tribuna.
L’Ambrì offensivamente ha creato parecchio, le noti dolenti sono invece nelle retrovie. Idem il Bienne, ma che bello poter ammirare alcuni giovani veramente promettenti: Neuenschwander, Blessing, Dionicio, Braillard e Cattin, tutti ragazzi di cui sentiremo ancora parlare in futuro. Ambrì e Bienne verosimilmente non dureranno molto nel postseason, sempre che ci arrivino, ma intanto ci hanno regalato oltre due ore di divertimento, malgrado i tanti difetti. Va bene anche così, la perfezione a volte è noiosa.
L’Ambrì offensivamente ha creato parecchio, le noti dolenti sono invece nelle retrovie. Idem il Bienne, ma che bello poter ammirare alcuni giovani veramente promettenti: Neuenschwander, Blessing, Dionicio, Braillard e Cattin, tutti ragazzi di cui sentiremo ancora parlare in futuro. Ambrì e Bienne verosimilmente non dureranno molto nel postseason, sempre che ci arrivino, ma intanto ci hanno regalato oltre due ore di divertimento, malgrado i tanti difetti. Va bene anche così, la perfezione a volte è noiosa.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)