Tattica,
trame di gioco, movimenti senza palla, l'attacco dello spazio,
pressing ma alla fine al tifoso, e non solo, interessa
esclusivamente: il gol. E se lo aspettano da un giocatore in
particolare: il centravanti. Ha indosso il numero nove e ha la
responsabilità di guidare l'attacco. La manovra ha lui come
terminale e come punto di riferimento. È la soluzione del problema,
pone la certezza, mette ordine al caos. È un calciatore ambito e
pure costoso. Gli allenatori si sono inventati “el falso nueve”.
Tutti si possono infilare nella porzione solitamente occupata dal
bomber classico. Ma
il centrattacco è ritornato, di nuovo lo si vuole al centro del
progetto, alto e possente deve occupare l'area e se possibile
dominarla. I grandi interpreti, negli ultimi anni, scarseggiano. Il
calcio lo reclama: ma il numero nove è scomparso. In Inghilterra il
tema è discusso dai media e dagli opinionisti che vanno per la
maggiore. E si pongono, quasi disperati, la domanda: Dove sei bomber?
Erling Haaland ha risposto come sa fare: ha gonfiato la rete. Il suo
City, in trasferta, ha sconfitto il Fulham, e ha siglato il suo 100°
gol in 111 partite che ha disputato in Premier. Battuto il record di
un altro nove di razza Alan Shearer che aveva realizzato la 100°
marcatura alla 124 presenza.
CALCIO INTERNAZIONALE
L'ultimo dei bomber