HOCKEY SVIZZERO
Ugazzi e una serata davvero speciale
Pubblicato il 04.12.2025 09:04
di Marco Maffioletti
10 gennaio 2023. Il Lugano ospita l’Ambrì. Tra le sue fila il giovane  Ugazzi gioca 2’17’’. Questi erano sino a ieri gli ultimi minuti di Nicolò in NL. Già, perché poi il difensore fu convocato solamente ancora una volta dai bianconeri, tre giorni dopo per la trasferta di Ginevra, ma in quel caso il classe 2001 rimase solamente in panchina. Da lì via per Ugazzi c’è stata una “scorpacciata” di SL. Partite con i Ticino Rockets sino al termine del campionato 22/23 e in seguito il trasferimento al Winterthur. Con gli zurighesi l’atleta sta ora disputando la sua terza stagione ed è ormai diventato un pilastro della squadra. La massima lega? Pareva ormai un lontano ricordo, uno sbiadito, ma la vita a volte riserva sorprese. E così, complice le tantissime assenze in difesa del Rapperswil, il ticinese si è ritrovato nuovamente catapultato tra i grandissimi. Un po’ dal nulla, con poco preavviso e senza praticamente conoscere i suoi nuovi temporanei compagni. Una trasferta poi di quelle sulla carta quasi proibitive, in quel di Friborgo, ad affrontare i forti Dragoni con gente dal calibro di Sörensen, Bertschy e Schmid. Insomma, non erano certo semplici i presupposti per i Lakers e Ugazzi. Lo sport però non sempre segue le logiche e così la nottata in riva alla Sarine si è trasformata in un trionfo e in un souvenir indelebile per Nicolò. Una vittoria con il punteggio di 4 a 2 e ben oltre 13 minuti di tempo di gioco. Sulla carta l’atleta di casa nostra avrebbe dovuto essere il settimo difensore, ma alla fine ha giocato ben il triplo dei minuti di Bisig, colui che stando al foglio partita avrebbe dovuto essere in prima linea. Ugazzi si è guadagnato con il passare del match la fiducia di coach Lundskog. Già, malgrado il contesto non semplice il numero 54 se l’è cavata brillantemente: nessuno svarione, una calma invidiabile, tanto coraggio e una buona gestione del disco. Sembrava che fosse parte integrante del Rappi da mesi. Invece era una prima. Davvero non male per un giocatore che appunto mancava da quasi 3 anni ai massimi livelli. Una serata dunque speciale, che rimarrà nella memoria del 24enne. Chissà, magari ne seguiranno altre, forse qualche squadra di NL si accorgerà di lui per il futuro. Per intanto resta perlomeno il ricordo indelebile di una serata davvero speciale da raccontare ad amici e parenti: “Ti ricordi di quella sera alla BCF Arena con il Rappi?”