NAZIONALE SVIZZERA
Dove si parla di tradizione e modernità
Pubblicato il 04.12.2025 09:00
di A. L.
Si chiama rebranding (si tratta di un termine importante dell'epoca contemporanea). E da qualche tempo che il marketing ha fatto irruzione nel calcio e lo ha travolto. Il football del c'era una volta, era restio ai cangiamenti, ma nulla ha potuto contro la prepotenza del presente. E anche la maglia ha dovuto cedere, ha dovuto sopportare cambiamenti e stravolgimenti. La maglia che rappresenta un supremo simbolo di appartenenza, che indica immediatamente un'identificazione e un'origine. Quella della Nazionale ha storicamente un valore inestimabile, prima della partita i giocatori cantano l'inno a squarciagola e mettono la mano sul cuore, e la casacca diventa una sorta di seconda pelle. È il sogno di ogni calciatore indossarla. I tempi sono diventati fluidi e la globalizzazione mostra il lato dell'incertezza. Le categorie di Nazione, Identità, Tradizione hanno ancora una forza evocativa insospettabile, forse più nella forma che nella sostanza, forse c'è solo propaganda. Ma certi temi hanno indubitabilmente una presa emotiva. Lo sponsor tecnico e l'ASF hanno presentato la nuova maglietta che le nazionali svizzere indosseranno. La Svizzera la porterà ai prossini Mondiali, definito “un momento storico”, considerata la sesta qualificazione consecutiva. Il comunicato della Federazione specifica che l'intenzione era quella di coniugare “tradizione e modernità”, e non si tratta mica di un ossimoro, anzi è un binomio che dovrebbe sedurre e confortare: avanti nel futuro, ma occhio al passato. Il passato: “Il design si ispira a quello del passaporto rosso, simbolo di identità e comunità”. Il futuro: “In un rosso acceso, la maglia cattura tutti gli sguardi... sotto la luce neon UV, i loghi sul petto risplendono in rosso neon”. Per Granit Xhaka: “I dettagli... mi ricordano da dove veniamo e che cosa rappresentiamo”. Per Leila Wandeler: “È un vero simbolo della nostra identità”. È notorio che il calcio è la continuazione del nazionalismo con altri mezzi da un punto di vista esteriore. Ma chissà chi ci crede ancora. Poco importa: il football ha una potente forza di attrazione a cui bisogna solo consegnarsi.