La partita di Coppa Italia,
giocata dal Milan a Roma contro la Lazio, e terminata 1-0 per i
biancocelesti, è stata la dimostrazione plastica di ciò che
scriviamo da mesi. E cioè che i rossoneri sono un'ottima squadra,
con picchi di rendimento individuale di spessore in determinati casi,
ma incompleta in alcuni ruoli fondamentali: il centravanti e un
centrale di difesa più forte degli attuali titolari. Il gol decisivo
di Zaccagni, tra l'altro su palla ferma (nata da un corner dubbio, ma
questa è un'altra storia) è figlio di un'incertezza del nuovo
acquisto De Winter: un elemento al quale auguriamo margini di
crescita, se vorrà rimanere al Milan. Del resto, anche il Gabbia pre
Spagna era un giocatore quanto meno interlocutorio, al quale
l'esperienza iberica è servita per crescere. Speranze, quindi, ci
potrebbero essere; ma se questa crescita deve passare attraverso
delle sconfitte rossonere nelle partite secche a eliminazione
diretta, pensiamo non sia una soluzione praticabile. Lo stesso
riguarda l'assenza di un centravanti. Soprattutto nella ripresa, I
milanesi hanno provato a buttare qualche pallone nei sedici metri
avversari: peccato non ci fosse, sovente, nessuno a raccoglierli e
sfruttarli. Ci ha provato, in qualche occasione, Ruben Loftus-Cheek,
il quale punta centrale non lo è. E lo ha ampiamente dimostrato, in
questa partita, come in altre che l'hanno preceduta. Il diavolo,
quindi, lascia mestamente il trofeo nazionale. Poca cosa, si dirà.
Tuttavia, questa eliminazione è la certificazione ulteriore di una
squadra incompleta. E non sarà la sagacia tattica di Allegri la
soluzione in grado di nascondere questi punti deboli. Nota positiva:
la prestazione di Ardon Jashari. Il rossocrociato ha disputato 81
minuti e, nonostante la forma fisica precaria, ha fatto vedere delle
giocate interessanti, che non saranno sfuggite a Murat Yakin. Da qui
all'estate c'è tempo: e l'idea che l'ex Lucerna possa arrivare in
grande spolvero alla kermesse iridata americana è di quelle che
tirano su il morale, in una serata dove di positività se n'è vista
poca.
CALCIO ITALIANO
Allegri per l'eliminazione