I fatti: al termine
della partita alla Gottardo Arena del 1° novembre contro il Bienne
erano state accese torce da parte di alcuni tifosi. La National
League ha deciso di infliggere una sanzione pecuniaria al club.
L'Ambrì: ha
diramato un comunicato, in ragione della tutela e del rispetto delle
regole ha sporto una denuncia penale contro ignoti.
L'obiettivo è di fare, inoltre, piena chiarezza sull'accaduto.
Facendo presente che la sicurezza del pubblico, costituisce una
priorità assoluta.
La partita: ieri l'Ambrì era in pista
contro il Ginevra (vittoria 5 a 2) e il tifo organizzato è rimasto in silenzio, una
sorta di sciopero bianco, ha voluto protestare scegliendo di non
sostenere la propria squadra.
La posizione della
Curva: i componenti hanno parlato attraverso la pubblicazione di
un comunicato duro nei toni, nei contenuti e nelle conclusioni.
Invita il Cda alle dimissioni poiché “nocivo e non all'altezza
della della gloriosa storia del HCAP”. Le accuse sostanziali sono rivolte
al Presidente Lombardi. La Curva non tollera “né gogna mediatica né
caccia alle streghe”. E rammenta il proprio ruolo, che tutta la
Svizzera invidia per l'originalità del tifo e la grande passione.
L'amore per la squadra non è discussione, ma la scelta è quella del
silenzio: “non per dividere la Curva, ma al contrario mostrarci
compatti di fronte all'ennesimo scivolone mediatico con cui il CdA ha
denigrato i tifosi”.
Che dire: la spaccatura
tra la società e la Curva è evidente e pare netta. L'Ambrì è una
comunità, e avrebbe bisogno di un ambiente che sostenga la
squadra e che dovrebbe essere compatto. Ma per ora l'incompatibilità è assoluta.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)