Si attende un fine settimana caldo, a dispetto delle condizioni atmosferiche, per il Lugano in Romandia. La trasferta a Losanna (calcio d'inizio domenica allo Stade de la Tulière ore 16.30, arbitro il signor Johannes von Mandach) è di quelle insidiose, vuoi per il campo sintetico, vuoi per la posizione in classifica dei vodesi, attardati dagli impegni europei e quindi vogliosi di punti. Ci ricordiamo, infatti, ciò che ci aveva detto Peter Zeidler a Lugano, in occasione dell'ultima sfida tra le due compagini, andata in scena nel mese di settembre, e chiusasi 1-1 tra le polemiche: il nostro obiettivo principale resta il campionato. L'Europa è una gran bella cosa, ma resta un corollario. Aggiungiamoci la bruciante esclusione dalla coppa, rimediata in settimana per mano dell'Yverdon, e il quadro è completo.
Mattia Croci-Torti, che ritroverà Uran Bislimi (l'ex Sciaffusa ha scontato le due giornate di squalifica dopo l'espulsione rimediata a Thun), parlando nella tradizionale conferenza stampa prepartita a Cornaredo, ha dimostrato di essere perfettamente consapevole della situazione sopra esposta, e si aspetta un avversario affamato: "Sappiamo cosa si prova a uscire dalla coppa quando perdi con una compagine di categoria inferiore. Ci aspettiamo una squadra vogliosa di rivincita ma innervosita da questo fatto: dovremo essere bravi a gestire questa situazione e, se capiterà, a inserirci in questa dinamica di emozioni, trasformandola in un elemento a nostro favore".
Il tecnico bianconero prevede una gara con tanti gol: "Loro sono molto aggressivi, e cercano la via della porta in ogni occasione. Verranno segnate diverse reti, e speriamo di farne di più noi. In questi giorni abbiamo lavorato molto sulla densità nell'area avversaria e sulla presenza numerica nei sedici metri: più uomini dentro, più inserimenti da dietro, più fiducia. È una questione tecnica, ma deve essere anche uno stimolo dal punto di vista mentale".
Il Crus ha salutato con favore anche la notizia che l'infermeria si sta svuotando: "Avere la disponibilità di elementi come Bislimi, Steffen e Belhadj aumenta l’intensità generale del gruppo e il livello degli allenamenti. Quando mancano cinque o sei giocatori importanti, come è successo in questi mesi, ne risente anche la qualità della preparazione in settimana. Più siamo, più qualità abbiamo da mettere in campo, più possiamo creare grattacapi a tutti".
Renato Steffen, ovviamente, è l'elemento dal quale l'ambiente si aspetta tantissimo: "Sta lavorando tanto per tornare ai livelli che conosciamo, e ci potrà dare minuti importanti, anche se non avrà ancora tutti i 90’. Quello che conta è poterlo schierare, perché sposta su di sé tante attenzioni da parte degli avversari, alzando nel contempo qualità ed esperienza".
Mattia Croci-Torti, che ritroverà Uran Bislimi (l'ex Sciaffusa ha scontato le due giornate di squalifica dopo l'espulsione rimediata a Thun), parlando nella tradizionale conferenza stampa prepartita a Cornaredo, ha dimostrato di essere perfettamente consapevole della situazione sopra esposta, e si aspetta un avversario affamato: "Sappiamo cosa si prova a uscire dalla coppa quando perdi con una compagine di categoria inferiore. Ci aspettiamo una squadra vogliosa di rivincita ma innervosita da questo fatto: dovremo essere bravi a gestire questa situazione e, se capiterà, a inserirci in questa dinamica di emozioni, trasformandola in un elemento a nostro favore".
Il tecnico bianconero prevede una gara con tanti gol: "Loro sono molto aggressivi, e cercano la via della porta in ogni occasione. Verranno segnate diverse reti, e speriamo di farne di più noi. In questi giorni abbiamo lavorato molto sulla densità nell'area avversaria e sulla presenza numerica nei sedici metri: più uomini dentro, più inserimenti da dietro, più fiducia. È una questione tecnica, ma deve essere anche uno stimolo dal punto di vista mentale".
Il Crus ha salutato con favore anche la notizia che l'infermeria si sta svuotando: "Avere la disponibilità di elementi come Bislimi, Steffen e Belhadj aumenta l’intensità generale del gruppo e il livello degli allenamenti. Quando mancano cinque o sei giocatori importanti, come è successo in questi mesi, ne risente anche la qualità della preparazione in settimana. Più siamo, più qualità abbiamo da mettere in campo, più possiamo creare grattacapi a tutti".
Renato Steffen, ovviamente, è l'elemento dal quale l'ambiente si aspetta tantissimo: "Sta lavorando tanto per tornare ai livelli che conosciamo, e ci potrà dare minuti importanti, anche se non avrà ancora tutti i 90’. Quello che conta è poterlo schierare, perché sposta su di sé tante attenzioni da parte degli avversari, alzando nel contempo qualità ed esperienza".