Il
Sion ha battuto con un punteggio all'inglese, per 2 a 0, lo Young
Boys. E lui ha colpito ancora. Ha timbrato il cartellino e ha
gonfiato la rete. Rilind Nivokazi non è più una sorpresa, conferma
che è un bomber prolifico, uno di quelli che vive per la porta, e
che quando ha l'occasione, lui il pallone lo scaraventa dentro. È un
centravanti, un ruolo di cui c'è penuria, mancano gli attaccanti che
vivono per l'area di rigore. Conta 25 anni ed è sotto le luci della
ribalta. La sua storia non è inedita. Per essere protagonista ha
dovuto aspettare. Ha girovagato: dall'Italia (dove non è andato
oltre la serie C) è arrivato in Svizzera, il Ticino lo ha accolto ma
non ci ha creduto. Il Sion ha avuto l'intuizione, e Nivokazi si può
godere il suo momento. Queste le sue parole dopo la partita: “Ho
sentito la stanchezza (si riferisce alla partita di Coppa), ma
se faccio gol, funziona meravigliosamente”. Nella classifica
dei marcatori è a quota otto: “Potrei averne altri due o
tre. Sono solo al primo anno in Super League. Sta andando molto
bene”. Il suo obiettivo è continuare a segnare e arrivare con
il suo Sion tra le prime sei. La sua storia è ormai nota, e riporta
che oltre alle potenzialità bisogna mettere in campo determinazione
e volontà. La trafila non la dimentica. E quello che sta
conquistando, è tutto meritato. E inutile negarlo: si può parlare
di rimpianto. Visto che il Lugano fatica a trovare la strada del gol.
Bastava guardarsi intorno. Ma così va il calcio.
(Foto
Filippo Zanovello)