AC BELLINZONA
Rosso fiammeggiante al Comunale
Pubblicato il 11.12.2025 08:25
di Enrico Lafranchi
Non sono spesso mancate le critiche al Municipio per le condizioni in cui la squadra si allena: ora sul campo in sintetico, ora sul "C" dove già si sono riscontrati vari infortuni. Quasi mai si parla del terreno principale, quello che dispone di una tribuna che ha fatto il suo tempo e dove sugli spalti si guardano ancora le partite sotto un cielo di stelle. Anche l’ultima partita del girone d’andata contro il Wil, che i tifosi contavano di vedere programmata di domenica (‘domenica è sempre domenica’ - cantavano Mario Riva e Renato Rascel) si giocherà alle 18 al chiaro di luna (così sperano quei pochi coraggiosi, invero sempre di meno, da 285 si è arrivati a 352 nelle ultime due uscite) e non sotto la pioggia. Cifre di cui c’è da meravigliarsi col freddo, quasi glaciale, di questi giorni. Rimanere esposti alle intemperie per due ore o giù di lì non è bene per la salute. Visto in che condizioni queste persone sono ‘costrette’ a vedere la partita delle 18 (orario che calza a pennello nelle buone stagioni, ma non ora) sarebbe il caso di offrire loro in quest’ultima gara dell’anno l’accesso alla tribuna dove non sono più di 200, lo ha rimarcato anche il mister, ad accomodarsi. Di posti liberi ce ne sono a iosa!
Dicevamo del terreno principale che è in un ottimo stato, ultimamente lo hanno fatto notare giocatori e allenatori di alcune squadre avversarie. Un gran bel complimento, meritato. Da indirizzare all’equipe comunale che si prodiga ogni giorno per tenere il manto erboso in queste ottimali condizioni.
Dalle critiche agli elogi il passo è breve. Agli inizi di dicembre la Città ha portato una nota di colore sulla tribuna. I seggiolini sono stati cambiati, nuovi di fiamma, di un rosso fiammeggiante. Questa sostituzione la si potrebbe definire una specie di ‘gemellaggio ‘ con la pista dell’atletica che risplende sia di giorno che di notte (beninteso con l’accensione dei fari).
Arricchire lo stadio, che non è dell’atletica, come più volte si é fatto rimarcare, di questi ‘cambiamenti’ che sono in pratica delle semplici trasformazioni (ma il colpo d’occhio è suggestivo) è positivo e lascia ben sperare. Chissà che il Comune non possa presto dotare gli spalti di un ‘tetto’ sull’esempio di quanto si è fatto in altri stadi (vedi il Grünfeld di Rapperswil per citarne uno).
Più che una speranza il nostro è un augurio.