La notizia era nell’aria ormai da parecchie settimane, ora c’ê l’ufficialità. Il Winterthur si ritirerà a fine stagione dalla Swiss League e parteciperà al campionato di MyHockey League. In sostanza il club zurighese imita la scelta effettuata dal Langenthal nel 2023. I costi per poter sostenere la partecipazione alla lega cadetta sono semplicemente troppo alti. Un nuovo, l’ennesimo, colpo duro per un campionato che ormai fa acqua da tutte le parti. Con la struttura attuale la categoria non ha futuro e non ha alcun senso. I club annaspano, le finanze piangono, gli ingaggi per i giocatori sono per la maggior parte “da fame”, non ci sono veri introiti mediatici, dato che la copertura è quasi nulla e di conseguenza trovare sponsor remunerativi è praticamente impossibile. È tutto un effetto domino. Anche a livello sportivo mancano le prospettive. Da anni si discute su eventuali riforme per cercare di riportare in auge la seconda lega più importante del nostro mondo hockeistico. Una missione titanica. Una soluzione in merito sembra ancora parecchio lontana e in questo caso il tempo non cura e alleva i dolori, bensì è esattamente il contrario. I problemi aumentano, sono ormai cronici. Una “Serie B” sana e competitiva sarebbe importantissima per tutto il movimento, si torna a parlare della classica piramide. Il problema è che attualmente questa piramide non esiste o per meglio è al contrario. Tante le ipotesi e le proposte, ma non semplici da attuare, soprattutto quando manca la volontà di chi effettivamente ha voce in capitolo. C’è chi propone una fusione con la My Hockey League con conseguente suddivisione geografica in due parti, chi invece vorrebbe ridurre il numero di squadre di National League (utopia). Altri ancora vorrebbero rendere più semplice la possibilità di promozione nella massima divisione. È arrivato il momento di agire e trovare una strada prima che sia troppo tardi. Il tempo stringe, o per meglio dire è già quasi praticamente scaduto.
SWISS LEAGUE
Anche il Winterthur dice basta