CHAMPIONS LEAGUE
L'antieuropeo
Pubblicato il 12.12.2025 12:47
di Silvano Pulga
Le polemiche sul rigore di Inter-Liverpool (sul tema abbiamo letto, sul CdT, un bell'intervento di Tarcisio Bullo, oltre a diverse posizioni, sul web, di formatori di arbitri, tutti su una linea più pacata ed equilibrata rispetto a una larga parte della stampa sportiva della vicina Penisola) hanno in parte oscurato la brutta prestazione del Napoli in Portogallo e dell'Atalanta in casa contro il Chelsea. Ed è un peccato, perché nei due casi ci sarebbe stato da parlare di calcio, e non di arbitri. La fortuna delle grandi squadre è la nuova formula della Champions, che permette a tutti di sbagliare, e reiterare gli errori. Certo, c'è lo spauracchio degli spareggi per chi finisce fuori dalle prime otto; e, lo scorso anno, c'è chi ha pagato dazio. Tuttavia, i vincitori passarono dagli spareggi, per dire, a dimostrazione che non si tratta di un grave pregiudizio. Lo è, invece, non giocare all'altezza. E, sinora, il Napoli, unica squadra in Serie A seriamente in grado di contendere lo scudetto alla favoritissima Inter, in Europa appare tremebonda, tanto da dover alzare bandiera bianca (o affondare pesantemente) di fronte a compagini di medio cabotaggio. La sensazione, visti anche i numerosi infortuni muscolari, è che qualcosa non abbia funzionato nella preparazione, che ha dovuto tenere conto degli impegni infrasettimanali. Ma a lasciare perplessi è un atteggiamento in campo sovente inadeguato, che oggi rende il passaggio del turno non troppo sicuro. La morbida classifica unica consente infatti di sbagliare,  più volte anche, ma fino a un certo punto. In tutto questo, il costante vittimismo di Antonio Conte, il quale a questo giro si è lamentato dei giorni di riposo in più goduti dagli avversari, lasciano sgomenti tutti quelli che hanno davanti l'ottima campagna di rafforzamento estiva. Il Napoli soffre; ha sicuramente qualche problema di formazione, ma per cause dipendenti da proprie scelte di preparazione. E, in questi casi, deve essere la mano del tecnico a provvedere. Ora, invece, il cammino si complica, vista anche una differenza reti penalizzante, figlia della sciagurata notte di Eindhoven. Ma i partenopei potrebbero permettersi un fallimento europeo? Secondo noi, no. E l'alibi della stampa anti napoletana perché ispirata dal Nord nemico farà fatica a reggere,  questa volta. Anche tra i tifosi meno obiettivi.