I biglietti per i Mondiali 2026 avranno prezzi altissimi, più di qualunque altra edizione del torneo: motivo per cui i supporter club di tutti i continenti stanno scatenando una serie di veementi proteste per rivedere il criterio alla base del listino. La FIFA aveva annunciato la sperimentazione diversi mesi fa, tra lo scetticismo generale, ma soltanto negli ultimi giorni i potenziali acquirenti hanno potuto farsi un’idea concreta delle cifre fuori controllo.
Basti pensare che il tagliando più economico per assistere alla finalissima – il 19 luglio 2026 a East Rutherford, New Jersey – costa oltre 3400 euro: cinque volte in più di Argentina-Francia a Doha tre anni fa. E anche nelle fasi iniziali del torneo la spesa non si presenta tanto accessibile. I tifosi inglesi, come sempre scrupolosi esemplari da trasferta, hanno calcolato che il biglietto più alla portata per assistere a una gara della propria Nazionale, nella fase a gironi, si aggira attorno ai 190 euro. Ci vorrebbe invece un capitale – 14.100 euro – per non perdersi nemmeno un match di Bellingham e compagni, qualora andassero fino in fondo. Follia? Sì.
L’associazione Football Supporters Europe, che rappresenta i tifosi di tutto il continente parla ormai di “estorsione legalizzata, un monumentale tradimento da parte della FIFA”. “Siamo costernati dall’imposizione messa in atto dalla FIFA in occasione dei Mondiali: è un enorme oltraggio alla tradizione della Coppa, ignorando il decisivo contributo del pubblico allo spettacolo".
Per ora la FIFA non ha commentato. Da giovedì però è attiva la lotteria per l’acquisto di alcuni biglietti a prezzo fisso fino al 13 gennaio. Tutti gli altri, finora sono stati venduti in base al meccanismo dei prezzi dinamici. Per i prossimi, sarà sconto o class action. Vedremo.