Anche con la ‘cura’ Sannino il Bellinzona non è riuscito a conquistare un punto contro uno Xamax che non vinceva più una partita da mesi. Quindi un passo indietro rispetto alla partita con il Nyon. Se non si riesce a metterla dentro, come è capitato a Kury a due passi dal portiere neocastellano, si sarebbe trattato di un gol pesantissimo (i padroni di casa erano andati in vantaggio all’inizio del secondo tempo), è difficile che vada bene, a prescindere dal fatto che di punti dalla Maladière se ne sarebbero dovuti portare via tre.
La partita è stata ‘anonima’ su entrambi i fronti per 45 minuti, nella ripresa i granata hanno cercato invano di rendersi pericolosi. Sulle palle ferme e sui (pochi) cross a neutralizzare palloni su palloni sono sempre stati i padroni di casa. Se la difesa tutto sommato ha retto abbastanza bene (anche per imperizia dei loro attaccanti), davanti mancano giocatori che spingono e trovino degli sbocchi. L’attacco è diventato il punto debole, come lo era stato il centrocampo fino al cambiamento di panchina. Dei miglioramenti ci sono dunque stati con Sannino. Non si sanno però sfruttare palle di testa, effettuare due passaggi di seguito e tantomeno vincere contrasti e duelli. Se poi aggiungiamo falli compiuti inutilmente (9 cartellini gialli nelle ultime due gare) probabilmente frutto di carenze tecniche, il quadro è completo.
Ha un bel dire Sannino che “i miei giocatori sono i migliori del mondo”. Questa dichiarazione, rilasciata piu di una volta nelle interviste, ha l’aria di una "presa in giro". Sulla partita c’è ben poco da aggiungere. Il tecnico, anche per l’assenza di alcuni giocatori (quella di Dragan Mihajlovic pesa come un macigno), sta provando tutte le alternative. Ma il parco giocatori è quello lì, quando è stata messa insieme la squadra lui non c’era (un vero peccato non averlo confermato a giugno dopo avere salvato la squadra da una possibile retrocessione).
Adesso c’è il Wil, la vittoria (sarebbe la seconda in 18 partite!) deve essere un imperativo. La corsa però, secondo noi, la si dovrà fare sull’Etoile che sembra messa ancora più male. Bisognerà comunque vedere come ci si muoverà, sui vari fronti, sul mercato. Al Bellinzona occorrono innesti mirati. Intendiamo dei ‘rinforzi’, non mezze cartucce e il mercato colombiano rappresenta comunque un rischio.
Dopo la pausa non ci saranno più alibi. Tirare in ballo di questi tempi il discorso retrocessione, come apparentemente ha fatto Trujillo, lascia sconcertati.
Ha un bel dire Sannino che “i miei giocatori sono i migliori del mondo”. Questa dichiarazione, rilasciata piu di una volta nelle interviste, ha l’aria di una "presa in giro". Sulla partita c’è ben poco da aggiungere. Il tecnico, anche per l’assenza di alcuni giocatori (quella di Dragan Mihajlovic pesa come un macigno), sta provando tutte le alternative. Ma il parco giocatori è quello lì, quando è stata messa insieme la squadra lui non c’era (un vero peccato non averlo confermato a giugno dopo avere salvato la squadra da una possibile retrocessione).
Adesso c’è il Wil, la vittoria (sarebbe la seconda in 18 partite!) deve essere un imperativo. La corsa però, secondo noi, la si dovrà fare sull’Etoile che sembra messa ancora più male. Bisognerà comunque vedere come ci si muoverà, sui vari fronti, sul mercato. Al Bellinzona occorrono innesti mirati. Intendiamo dei ‘rinforzi’, non mezze cartucce e il mercato colombiano rappresenta comunque un rischio.
Dopo la pausa non ci saranno più alibi. Tirare in ballo di questi tempi il discorso retrocessione, come apparentemente ha fatto Trujillo, lascia sconcertati.
(Foto Shotbytwelve/Alex Paraiso)