È bastato dire e scrivere durante una settimana che il
problema del Lugano è il gol, che i bianconeri ne hanno fatti quattro al Servette.
E senza scomodare gli attaccanti, ancora a secco.
Ma ciò che contava erano i tre punti e restare attaccati al carro delle prime: ora il Thun, primo in classifica, è a sette punti. Insomma, si può sognare in grande.
La partita? È stata bella e un po' pazzarella, anche perché i bianconeri hanno segnato tre gol nei primi venti minuti, anche grazie a un portiere, Mall, che non è certo stato impeccabile.
Un tiro da 30 metri di Papadopoulos, un rigore di Grgic (fallo di mano su tiro ravvicinato di Belhadj), un altro fendente (forse anche questo non imparabile) di Bislimi su schema, e il scondo gol di Papadopoulos di testa su corner di Grgic.
Il Lugano ha rischiato soltanto a inizio ripresa, quando Guillemenot si è presentato solo davanti a Saipi, ma non ha saputo infilare quello che sarebbe stato il gol del 2 a 3 e che probabilmente avrebbe riaperto la sfida.
Croci-Torti ha voluto utilizzare dal primo minuto sia Koutsias che Behrens, e per farlo, ha spostato il greco sulla sinistra, inventandosi una sorta di 4-1-4-1 che alla fine è stato pagante.
Mercoledì a Zurigo e domenica in casa contro lo Young Boys per chiudere una stagione che dopo un difficile abbrivio, sta conoscendo una buona rimonta bianconera. Mancano gli ultimi due sforzi che potrebbero rendere la classifica ancora più bella.
Ma ciò che contava erano i tre punti e restare attaccati al carro delle prime: ora il Thun, primo in classifica, è a sette punti. Insomma, si può sognare in grande.
La partita? È stata bella e un po' pazzarella, anche perché i bianconeri hanno segnato tre gol nei primi venti minuti, anche grazie a un portiere, Mall, che non è certo stato impeccabile.
Un tiro da 30 metri di Papadopoulos, un rigore di Grgic (fallo di mano su tiro ravvicinato di Belhadj), un altro fendente (forse anche questo non imparabile) di Bislimi su schema, e il scondo gol di Papadopoulos di testa su corner di Grgic.
Il Lugano ha rischiato soltanto a inizio ripresa, quando Guillemenot si è presentato solo davanti a Saipi, ma non ha saputo infilare quello che sarebbe stato il gol del 2 a 3 e che probabilmente avrebbe riaperto la sfida.
Croci-Torti ha voluto utilizzare dal primo minuto sia Koutsias che Behrens, e per farlo, ha spostato il greco sulla sinistra, inventandosi una sorta di 4-1-4-1 che alla fine è stato pagante.
Mercoledì a Zurigo e domenica in casa contro lo Young Boys per chiudere una stagione che dopo un difficile abbrivio, sta conoscendo una buona rimonta bianconera. Mancano gli ultimi due sforzi che potrebbero rendere la classifica ancora più bella.