Giovedì prima serata: Piazza
Riforma era tutta illuminata e si stava inesorabilmente riempiendo.
In Via Carducci c'è Libera Libreria, e si è presentato un libro. Lo
ha scritto Armando Ceroni, e parla di un allenatore diventato
personaggio Mattia Croci-Torti, il titolo dichiara quasi il
contenuto: Ul Crus. Il
lettore è invitato a leggere di un ragazzo, che è stato calciatore,
è diventato allenatore, ma ora è pure un personaggio pubblico.
Rappresenta sé stesso, racconta una storia, ed è un simbolo che
piace al Ticino. È la forza del calcio, la popolarità esplode
poderosa, e ci si trova ad assumere un ruolo, esercitato con
responsabilità, specie in un contesto peculiare com'è il Cantone.
La serata è stata lieve e coinvolgente. I due hanno tempi e modi per
incuriosire chi li ascolta. “Se lo cacciano cosa
facciamo?”, questo ha pensato
Ceroni, il libro era quasi finito, e l'inizio di stagione del Lugano
era stato quasi disastroso, in queste situazioni la posizione di un
tecnico è precaria. Ma Croci-Torti è un uomo saldo nelle
convinzioni e nei principi. Spiega che nella vita e nello sport,
prende ispirazione dall'educazione che ha ricevuto. Gli è stato
insegnato che si procede nell'esistenza: “Trovando
soluzioni”, bene le pulsioni,
come le emozioni, ma poi bisogna continuare, affrontando le
difficoltà. Ceroni ha parlato lungamente con il mister e ha
incontrato chi lo conosce. E la scrittura è fluita spedita, il verso è stato cesellato e il quadro è stato dipinto con colori naturali e
icastici. Finisce così, Croci-Torti promette di migliorarsi, la sua
ambizione è quella di essere ancora più bravo. Come? Si percepisce
come un mister tollerante, sempre pronto all'ascolto e al perdono. Ha
l'impressione che dovrebbe essere più severo e duro. Lo sguardo è
di chi è spinto da una visione e ha, nonostante la giovane età, la
saggezza e la soddisfazione di essere grato e soddisfatto del suo
lavoro. Perché in questo caso il suo sogno coincide con la realtà.
Il resto è vita.
CALCIO TICINESE
"E se lo cacciano..."