SUPERCOPPA ITALIANA
Vince chi ha il centravanti
Pubblicato il 19.12.2025 07:05
di A. L.
Si potrebbe parlare dei nomi dei calciatori sulle magliette scritti in arabo. Si potrebbe sottolineare che la Supercoppa italiana vale 23 milioni, mentre quella spagnola 42 milioni. Si potrebbe discutere di una formula ingiusta, definita quasi un regalo per la seconda del campionato e per la finalista perdente della Coppa Italia. Si potrebbe polemizzare sulla rissa scatenata in campo tra McTominay e Tomori. Si potrebbe stigmatizzare il comportamento di Allegri e Conte, che si sono rimbeccati per tutto l'incontro, e alla fine si sono evitati. Si potrebbe raccontare di un tifo inesistente, gli spettatori parevano quasi annoiati. Ma poi al 73° tutto è cambiato. E lo stadio ha reagito. Via l'ovazione: stava per entrare Modric, il tripudio. Ogni tocco del croato è stato salutato dall'entusiasmo, poco importa che il passaggio consistesse in un appoggio di un metro. Lo spettacolo è stato salvato. Il costo del biglietto è valso. E la partita? Noiosa, è stato uno sviluppo del tipico gioco all'italiana, quello della vecchia maniera. Allegri e Conte sono incompatibili, ma sono speculari nella tattica. Squadre chiuse e attenzione spasmodica della fase difensiva, e via nello spazio. Sono portatori un supremo valore: il risultato. Perché è passato il Napoli? Perché ha un centravanti. I rossoneri il bomber non ce l'hanno. È notorio: bene lo schema, ma per vincere, serve segnare, ed è il mestiere del goleador.
Postilla: il Napoli ha emesso un durissimo comunicato, accusa Allegri di avere insultato pesantemente Oriali, con termini offensivi. Ogni commento è superfluo.