Il
rigore è una sfida tra lo zero e l'infinito. Per chi calcia: pesa il
pallone sul dischetto, e la porta si restringe. Lo hanno sbagliato i
più grandi: Maradona, Zico, Baggio e tanti altri ancora. Nella
Supercoppa italiana l'Inter è stata eliminata dal Bologna. E le
discussioni sono incentrate sulle conclusioni sballate di Bastoni,
Barella e Bonny, errori marchiani. Le spiegazioni non
mancano: leggerezza, imperizia, poca determinazione. L'atto
conclusivo ha regalato emozioni, e a ogni tiro dal dischetto si
attendeva l'esito, molto spesso votato all'insuccesso. E la partita?
Stadio quasi vuoto, solita atmosfera asettica. E solita Inter, e
Bologna che è diventata un'autentica bestia nera per i nerazzurri, uno
spauracchio che arriva e mette al tappeto i milanesi. I difetti della
squadra di Chivu sono evidenti, la squadra si sente forte, vuole
dominare il gioco e il campo, ma non ci riesce. Cosa le manca? La
forza morale, una volontà che rimane esclusivamente nelle forma, è leggera nei contrasti
e mette sul terreno una determinazione di prassi, la sua è
un'ambizione effimera. Chivu è un personaggio di spessore,
dichiarazioni sempre pertinenti e mai accusatorie, ha un
atteggiamento serio. Ma sta facendo apprendistato, ha il diritto di
imparare. Il problema? L'Inter rischia di non vincere nulla, la rosa
è buona, non è eccelsa, ma dato il livello del calcio italiano le è
richiesto mettere in bacheca qualche titolo.
SUPERCOPPA ITALIANA
Inter, ma come tiri i rigori?