Franjo Von Allmen e Marco Odermatt, in Val Gardena, si sono scambiati
i posti sul podio rispetto a giovedì, col bernese che ha preceduto
il nidwaldese per 30 centesimi di secondo. Ma la classifica ci dice
che quattro svizzeri sono arrivati nei primi dieci, col sorprendente
zurighese Alessio Miggiano che si è classificato quinto, e Niels
Hintermann settimo. Al terzo posto, l'azzurro Florian Schieder di
Castelrotto, che si trova a pochi chilometri da Santa Cristina: una
grandissima gara per lui, che ha preceduto i veterani Dominik Paris
(sesto) e Mattia Casse (ottavo). Non benissimo gli altri nostri
portacolori, con Marco Kohler 34° (2”40 il distacco), Lars Rösti
36° (2”43), Stefan Rogentin 38° (2”59), mentre Alexis Monney ha
invece commesso un errore che gli ha impedito di concludere la prova.
A fine gara, Marco Odermatt è parso sorridente rispetto a ieri: un
conto è perdere con un avversario favorito dalle mutate condizioni
della pista, un altro cedere il passo a un compagno di squadra
partito dopo di lui, per quanto cresca la consapevolezza che il
bernese sia un serio rivale per la conquista della Coppa di
specialità: "Sono contento della mia gara di oggi, e in
generale di come sono andate le cose qua. Vado in Alta Badia, domani
e lunedì, con fiducia, pur sapendo che sarà molto difficile stare
davanti a tutti". Franjo Von Allmen, col suo sorriso
sbarazzino, sa di aver ottenuto una grandissima vittoria, nonostante
un errore che avrebbe potuto comprometterla: "Sono molto
felice, sono stato fortunato in quell'occasione: è andata bene, e mi
sono lasciato alle spalle la caduta di ieri nel SuperG. Mi hanno
aiutato anche i materiali, e di questo ringrazio i nostri ski-men" ci
dice ridendo all'arrivo. Justin Murisier ha "confessato":
la scelta, ieri, di non ritirare il pettorale (con tanto di sanzione
disciplinare di 1.000 Euro), per partire più tardi, è stata una
strategia voluta, ma non gli ha portato grande fortuna, visto che è
arrivato solo sedicesimo. "In Val Gardena è così, se
c'è il sole le condizioni della pista cambiano. Tutto questo è
equo? Fa parte dell'ambiente, ho provato a fare questa cosa,
ovviamente sperando di fare meglio. La pista di Livigno? Francamente
non la conosciamo, vedremo di capirci di più nei prossimi
giorni". Il vallesano ci è apparso un po' sfiduciato:
a 33 anni, questa sarebbe probabilmente la sua ultima Olimpiade.
Logico che farà di tutto per arrivarci. Chi invece è apparso
raggiante è lo zurighese Alessio Miggiano: classe 2022, partito col
pettorale numero 43, si è classificato al quinto posto: "Oggi
mi è davvero riuscito tutto, incredibile essere arrivato così
vicino a Marco e Franjo. Le Olimpiadi? Un sogno..." Tra gli
azzurri, Dominik Paris non è apparso soddisfatto, anche se è
consapevole di dove ha sbagliato: "il tratto tecnico,
dalle gobbe al Ciaslat, mi ha penalizzato, e ho perso troppo tempo.
Bello però vedere tanti amici nel parterre" mentre un
raggiante Florian Schieder lo ha ringraziato: "In
squadra si vive un bel clima. Dopo la scorsa stagione ho lavorato
molto sul materiale e, grazie a Domme, siamo riusciti a migliorare
diverse cose, e di questo lo ringrazio. Una prestazione del genere,
per me che vivo qua vicino, davanti quindi ad amici e parenti, ha un
gusto speciale".
(foto S. P.)