SCI
Sinfonia svizzera
Pubblicato il 21.12.2025 07:13
di Silvano Pulga
Franjo Von Allmen e Marco Odermatt, in Val Gardena, si sono scambiati i posti sul podio rispetto a giovedì, col bernese che ha preceduto il nidwaldese per 30 centesimi di secondo. Ma la classifica ci dice che quattro svizzeri sono arrivati nei primi dieci, col sorprendente zurighese Alessio Miggiano che si è classificato quinto, e Niels Hintermann settimo. Al terzo posto, l'azzurro Florian Schieder di Castelrotto, che si trova a pochi chilometri da Santa Cristina: una grandissima gara per lui, che ha preceduto i veterani Dominik Paris (sesto) e Mattia Casse (ottavo). Non benissimo gli altri nostri portacolori, con Marco Kohler 34° (2”40 il distacco), Lars Rösti 36° (2”43), Stefan Rogentin 38° (2”59), mentre Alexis Monney ha invece commesso un errore che gli ha impedito di concludere la prova. A fine gara, Marco Odermatt è parso sorridente rispetto a ieri: un conto è perdere con un avversario favorito dalle mutate condizioni della pista, un altro cedere il passo a un compagno di squadra partito dopo di lui, per quanto cresca la consapevolezza che il bernese sia un serio rivale per la conquista della Coppa di specialità: "Sono contento della mia gara di oggi, e in generale di come sono andate le cose qua. Vado in Alta Badia, domani e lunedì, con fiducia, pur sapendo che sarà molto difficile stare davanti a tutti". Franjo Von Allmen, col suo sorriso sbarazzino, sa di aver ottenuto una grandissima vittoria, nonostante un errore che avrebbe potuto comprometterla: "Sono molto felice, sono stato fortunato in quell'occasione: è andata bene, e mi sono lasciato alle spalle la caduta di ieri nel SuperG. Mi hanno aiutato anche i materiali, e di questo ringrazio i nostri ski-men" ci dice ridendo all'arrivo. Justin Murisier ha "confessato": la scelta, ieri, di non ritirare il pettorale (con tanto di sanzione disciplinare di 1.000 Euro), per partire più tardi, è stata una strategia voluta, ma non gli ha portato grande fortuna, visto che è arrivato solo sedicesimo. "In Val Gardena è così, se c'è il sole le condizioni della pista cambiano. Tutto questo è equo? Fa parte dell'ambiente, ho provato a fare questa cosa, ovviamente sperando di fare meglio. La pista di Livigno? Francamente non la conosciamo, vedremo di capirci di più nei prossimi giorni". Il vallesano ci è apparso un po' sfiduciato: a 33 anni, questa sarebbe probabilmente la sua ultima Olimpiade. Logico che farà di tutto per arrivarci. Chi invece è apparso raggiante è lo zurighese Alessio Miggiano: classe 2022, partito col pettorale numero 43, si è classificato al quinto posto: "Oggi mi è davvero riuscito tutto, incredibile essere arrivato così vicino a Marco e Franjo. Le Olimpiadi? Un sogno..." Tra gli azzurri, Dominik Paris non è apparso soddisfatto, anche se è consapevole di dove ha sbagliato: "il tratto tecnico, dalle gobbe al Ciaslat, mi ha penalizzato, e ho perso troppo tempo. Bello però vedere tanti amici nel parterre" mentre un raggiante Florian Schieder lo ha ringraziato: "In squadra si vive un bel clima. Dopo la scorsa stagione ho lavorato molto sul materiale e, grazie a Domme, siamo riusciti a migliorare diverse cose, e di questo lo ringrazio. Una prestazione del genere, per me che vivo qua vicino, davanti quindi ad amici e parenti, ha un gusto speciale".  
(foto S. P.)