È la squadra più in forma del campionato, quella che chiude
il 2025 con i migliori risultati.
A sette punti dal Thun capolista, il Lugano può crederci. Non è una follia, è soltanto una sana considerazione in base a ciò che si è visto in questa prima parte di stagione.
A parte la squadra di Lustrinelli, nessuno ha veramente convinto.
Sì, c’è il San Gallo, che però sembra aver performato al di là delle proprie possibilità, anche se l’entusiasmo attorno alla squadra può essere un fattore trascinante.
Ciò che manca un po’ a Lugano, nonostante le belle parole di Croci-Torti nei confronti dei propri tifosi: anche ieri, contro l’YB, non erano nemmeno 4 mila. Speriamo nel nuovo stadio.
È stato bravo il Crus a invertire la tendenza di una stagione che sembrava doverlo portare fuori giri: dopo un’estate complicata, da musi lunghi, ha saputo riprendere in mano la situazione e forse, “aiutato” anche dall’eliminazione europea, ha saputo ricostruire giorno dopo giorno la giusta mentalità. Ora il Lugano è una squadra compatta, che ci crede, e che dal punto di vista della solidità non ha nulla da inviare a nessuno.
Nelle ultime 11 partite, per ben 7 volte non ha incassato gol, e in cinque di queste in porta c’era Saipi, decisamente recuperato dopo il momento di crisi dovuto all’arrivo di von Ballmoos e al suo dirottamento in panchina.
C’è ovviamente la mano del Crus anche dal punto di vista tattico: soprattutto nelle ultime partite, il tecnico bianconero ha cercato di cambiare qualcosa nell’atteggiamento della propria squadra.
Si sono viste maggiori rotazioni in campo, con elementi capaci di alternarsi nei vari ruoli.
È stato sicuramente un bel vedere, anche se il segreto di questo Lugano sta nella mentalità di un gruppo che ha saputo rinascere, al di là degli schemi e degli esperimenti tattici.
E la stanchezza mostrata ieri sera dal Crus a fine partita, logorato da una lavoro estenuante fatto durante l’autunno, è il ritratto perfetto della sofferenza che a volte bisogna patire nella vita, per raggiungere dei risultati.
Comunque andrà questa stagione, la rinascita autunnale di questa squadra, non era scontata. E va giustamente sottolineata.
A sette punti dal Thun capolista, il Lugano può crederci. Non è una follia, è soltanto una sana considerazione in base a ciò che si è visto in questa prima parte di stagione.
A parte la squadra di Lustrinelli, nessuno ha veramente convinto.
Sì, c’è il San Gallo, che però sembra aver performato al di là delle proprie possibilità, anche se l’entusiasmo attorno alla squadra può essere un fattore trascinante.
Ciò che manca un po’ a Lugano, nonostante le belle parole di Croci-Torti nei confronti dei propri tifosi: anche ieri, contro l’YB, non erano nemmeno 4 mila. Speriamo nel nuovo stadio.
È stato bravo il Crus a invertire la tendenza di una stagione che sembrava doverlo portare fuori giri: dopo un’estate complicata, da musi lunghi, ha saputo riprendere in mano la situazione e forse, “aiutato” anche dall’eliminazione europea, ha saputo ricostruire giorno dopo giorno la giusta mentalità. Ora il Lugano è una squadra compatta, che ci crede, e che dal punto di vista della solidità non ha nulla da inviare a nessuno.
Nelle ultime 11 partite, per ben 7 volte non ha incassato gol, e in cinque di queste in porta c’era Saipi, decisamente recuperato dopo il momento di crisi dovuto all’arrivo di von Ballmoos e al suo dirottamento in panchina.
C’è ovviamente la mano del Crus anche dal punto di vista tattico: soprattutto nelle ultime partite, il tecnico bianconero ha cercato di cambiare qualcosa nell’atteggiamento della propria squadra.
Si sono viste maggiori rotazioni in campo, con elementi capaci di alternarsi nei vari ruoli.
È stato sicuramente un bel vedere, anche se il segreto di questo Lugano sta nella mentalità di un gruppo che ha saputo rinascere, al di là degli schemi e degli esperimenti tattici.
E la stanchezza mostrata ieri sera dal Crus a fine partita, logorato da una lavoro estenuante fatto durante l’autunno, è il ritratto perfetto della sofferenza che a volte bisogna patire nella vita, per raggiungere dei risultati.
Comunque andrà questa stagione, la rinascita autunnale di questa squadra, non era scontata. E va giustamente sottolineata.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)