HC AMBRÌ PIOTTA
L'Ajoie, Grassi e un Natale triste
Pubblicato il 24.12.2025 08:35
di Marco Maffioletti
Quella che doveva essere una festa di Natale per l’Ambrì si è trasformata in una sciagurata serata. Perdere in casa contro il fanalino di coda, uscito nettamente sconfitto 24 ore prima a Lugano, non è certo l’ideale.
L’Ambrì ha sciupato troppo specialmente nel secondo tempo, fallendo in particolar modo clamorosamente una doppia inferiorità numerica di oltre 90’’. Sono state troppe inoltre le falle difensive, su tutte una di Dario Wüthrich che ha portato al 2 a 4. Incassare 5 reti contro questo Ajoie non è accettabile. Chiaro, bisogna dare i meriti ai giurassiani, ma i leventinesi hanno dimostrato tutta la loro fragilità e ingenuità. È inutile negarlo, ultimamente i gol al passivo sono decisamente troppi per poter ambire a qualcosa in più. Anche a livello di singoli, le note non sono molto allegre. Ancora una volta ha deluso su tutta la linea di Alex Formenton, tanto per citare un solo nome. Arrivare ai play-in con questa squadra sarebbe un mezzo exploit. La serata di ieri si  era aperta con una news di mercato. Prima dell’ingaggio di apertura il club ha comunicato, tramite speaker e grande schermo il rinnovo con capitan Grassi fino al 2030. Intendiamoci, il rinnovo con il quasi 33 enne ci stava, ma era davvero necessario proporre 4 anni a un giocatore che non ha mercato? È vero, il rinnovo è stato molto al ribasso e perciò è stato spalmato su così tante stagioni, ma così facendo si blocca uno slot a scapito di qualche giovane in prospettiva.
Intendiamoci, tanto rispetto per Daniele Grassi, uno che non si tira mai indietro, ma offrire 4 anni di contratto a uno della sua età e con la sua tipologia di gioco è semplicemente esagerato e inconcepibile, quasi un’assurdità. La reazione del pubblico, impassibile all’annuncio del rinnovo, dice in fondo tutto. Un rinnovo biennale, per incominciare, bastava assolutamente. Se poi l’attaccante non l’avesse accettato, ecco che allora il direttore sportivo Benin avrebbe potuto gettarsi a fondo alla ricerca di qualche elemento di Swiss League (come ha fatto ad esempio il Losanna, non propriamente una squadra materasso..., con Rüegsegger) o qualche altro 18enne in rampa di lancio. Soluzioni oltretutto più economiche e con margini di miglioramento e progressione. Rinnovare in questo modo Grassi significa non avere coraggio e inventiva.
(Foto MM)