CALCIO ITALIANO
Il segreto del Bologna è Giovanni Sartori
Pubblicato il 05.02.2025 10:59
di Red.
Marotta è stato chiaro: “L'algoritmo è utile, ma l'aspetto umano resta centrale”. Nel calcio la figura del direttore sportivo resta cruciale, la differenza  la fanno competenza e professionale. Uno dei migliori dirigenti sportivi italiani si chiama Giovanni Sartori. È uno degli artefici del Chievo (erano i primi anni Duemila) dei miracoli, assieme al presidente Luigi Campedelli e ad Alberto Malesani. Nel 2014 passa all'Atalanta, sono sue le operazioni di mercato targate Bastoni, Kessie, Cristante e Conti. Scopre De Roon, prende Malinovskyi e Gossens, ma l'elenco è lungo. Ora sta facendo grande il Bologna. Ha scovato elementi come Beukema, Zirzkee, venderà a peso d'oro Ndoye. E ha l'attaccante del futuro: Santiago Castro, che ha solo 20 anni, è costato 15 milioni, ne vale oltre 50, con la cifra destinata a salire. Ha sostituito Motta con Italiano e la squadra gioca un gran calcio. Giovanni Sartori si muove nell'ombra. È un operatore di vecchio stampo. Lui risponde solo al telefono. Guarda di continuo le partite, ma si reca anche direttamente sul posto per formarsi un giudizio personale. Ritiene l'occhio umano fondamentale per giudicare un calciatore, altro che intelligenza artificiale. Adopera i numeri solo come ausili, poi si affida all'osservazione diretta. Ha un solo problema: non è mediatico.