CALCIO
Sì, il calcio è cambiato
Pubblicato il 15.03.2025 09:45
di L.S.
Il calcio è cambiato, ormai lo abbiamo visto tutti. L’introduzione del VAR ha modificato le abitudini dei giocatori e le decisioni degli arbitri, spesso coadiuvati dalla tecnologia.
C’è chi ritiene che si sia fatto un deciso passo avanti e chi invece, più nostalgico, crede che di questo passo si snaturerà il gioco più bello del mondo.
Tornare indietro ormai non si può più, anche perché con la velocità e i ritmi di oggi, è impensabile che un solo arbitro possa vedere tutto e si trovi sempre nella giusta punizione.
E allora, per qualcuno, che sia benedetta la tecnologia, anche se così vediamo scene che non eravamo abituati a vedere.
Giocatori che difendono con le mani dietro la schiena, altri che saltano con i gomiti abbassati e altri ancora che evitano tackle rischiosi a centrocampo. Il VAR è lì, in agguato, a colpire chi sbaglia. Anche chi non lo fa apposta.
Già, il calcio ha eliminato la volontarietà, ha voluto togliere la possibilità all’arbitro di decidere. Ha cancellato la discrezionalità. Infatti, quando il direttore di gara viene richiamato al VAR, il 99% delle volte accetta l’immagine che vede. Senza battere ciglio.
Il calcio è cambiato, ha voluto evitare gli errori, ma in un certo senso si è un po’ snaturato.
È meno maschio, meno istintivo, e sicuramente più schematico.
Non solo per quello che vogliono gli allenatori sul campo, che anche loro si sono adattati al nuovo calcio, ma soprattutto perché le regole tendono sempre di più a inasprirsi.
In Super League stiamo assistendo, nelle ultime giornate, a una marea di cartellini rossi. Una cosa senza precedenti.
Gli arbitri vanno avanti sulla loro linea, i giocatori dovranno adattarsi. E il calcio cambierà ancora. E noi, lentamente, ci abitueremo.
E a ogni caso Hajdari, ci infervoreremo.