Il momento è delicato, inutile
nasconderlo.
L’eliminazione dalla Conference League ha lasciato un amaro in bocca difficile da descrivere.
Gli sloveni del Celje, senza dubbio meritevoli del passaggio del turno, non erano comunque imbattibili. Al Lugano è mancata un po’ di lucidità, con errori che si pagano a caro prezzo da un po’ di tempo a questa parte.
Nella vita però bisogna essere bravi a lasciarsi il passato alle spalle, anche se non è mai un esercizio facilissimo.
Oggi, a Cornaredo (16.30), arriva il Winterthur. L’ultimo della classe, ma con sussulti inaspettati che gli fanno ancora sperare nella salvezza.
La bella notizia? La squadra di Forte, da Natale alla guida degli zurighesi, non ha mai vinto fuori casa. Solo quattro punticini racimolati finora. Peggio aveva fatto, l'ultima volta, l’Aarau nella stagione 2009/10, che ottenne il suo primo successo fuori casa soltanto alla 16. giornata.
Ma non finisce qui: il Lugano ha vinto finora, in Super League, 8 delle 10 partite disputate con il Winterthur. Insomma, una statistica che fa ben sperare.
Detto dei numeri, che partita sarà? Il Lugano è la squadra che tiene di più la palla dell’intera Super League e perciò, oggi, è facilmente prevedibile una partita in cui ci sarà tanto possesso palla e bisognerà essere bravi a trovare gli spazi giusti per perforare la difesa avversaria. Calma sì, ma anche tanta voglia di andare a far gol.
Dopo cinque partite con un solo gol (oltretutto su rigore), giovedì il Lugano si è scatenato: cinque reti fatte! Mal di gol risolto? Lo vedremo oggi.
Naturalmente i bianconeri dovranno fare, anche oggi, i conti con qualche assenza, e soprattutto con le tossine accumulate nei supplementari di Conference League. Essere in campo meno di tre giorni dopo è qualcosa di pesante. Proprio ieri, Ancelotti, tecnico del Real Madrid, aveva detto apertamente che “non giocheremo più in campionato, se non ci saranno almeno 72 ore tra una gara e l’altra”.
Il Crus però, in questo momento, non può fare certo lo schizzinoso. Ha bisogno di tre punti, per andare in pausa più sereno e restare attaccato al treno delle prime, che ieri ha visto cadere il Servette (in casa contro l’Yverdon!) e il Lucerna (con lo Zurigo).
E per farlo, si affiderà ai soliti noti Steffen e Koutsias, mentre dovrebbe toccare ancora a Dos Santos, che nelle ultime due partite è sembrato in crescita.
In porta? Probabilmente ancora Saipi, anche se forse, sarebbe il momento di provare qualcosa di diverso. No?
Squalificato Cimignani, mancheranno gli infortunati Aliseda, Mahou, Vladi e Bottani.
Arbitrerà Horisberger, mentre al VAR ci sarà Fähndrich.
L’eliminazione dalla Conference League ha lasciato un amaro in bocca difficile da descrivere.
Gli sloveni del Celje, senza dubbio meritevoli del passaggio del turno, non erano comunque imbattibili. Al Lugano è mancata un po’ di lucidità, con errori che si pagano a caro prezzo da un po’ di tempo a questa parte.
Nella vita però bisogna essere bravi a lasciarsi il passato alle spalle, anche se non è mai un esercizio facilissimo.
Oggi, a Cornaredo (16.30), arriva il Winterthur. L’ultimo della classe, ma con sussulti inaspettati che gli fanno ancora sperare nella salvezza.
La bella notizia? La squadra di Forte, da Natale alla guida degli zurighesi, non ha mai vinto fuori casa. Solo quattro punticini racimolati finora. Peggio aveva fatto, l'ultima volta, l’Aarau nella stagione 2009/10, che ottenne il suo primo successo fuori casa soltanto alla 16. giornata.
Ma non finisce qui: il Lugano ha vinto finora, in Super League, 8 delle 10 partite disputate con il Winterthur. Insomma, una statistica che fa ben sperare.
Detto dei numeri, che partita sarà? Il Lugano è la squadra che tiene di più la palla dell’intera Super League e perciò, oggi, è facilmente prevedibile una partita in cui ci sarà tanto possesso palla e bisognerà essere bravi a trovare gli spazi giusti per perforare la difesa avversaria. Calma sì, ma anche tanta voglia di andare a far gol.
Dopo cinque partite con un solo gol (oltretutto su rigore), giovedì il Lugano si è scatenato: cinque reti fatte! Mal di gol risolto? Lo vedremo oggi.
Naturalmente i bianconeri dovranno fare, anche oggi, i conti con qualche assenza, e soprattutto con le tossine accumulate nei supplementari di Conference League. Essere in campo meno di tre giorni dopo è qualcosa di pesante. Proprio ieri, Ancelotti, tecnico del Real Madrid, aveva detto apertamente che “non giocheremo più in campionato, se non ci saranno almeno 72 ore tra una gara e l’altra”.
Il Crus però, in questo momento, non può fare certo lo schizzinoso. Ha bisogno di tre punti, per andare in pausa più sereno e restare attaccato al treno delle prime, che ieri ha visto cadere il Servette (in casa contro l’Yverdon!) e il Lucerna (con lo Zurigo).
E per farlo, si affiderà ai soliti noti Steffen e Koutsias, mentre dovrebbe toccare ancora a Dos Santos, che nelle ultime due partite è sembrato in crescita.
In porta? Probabilmente ancora Saipi, anche se forse, sarebbe il momento di provare qualcosa di diverso. No?
Squalificato Cimignani, mancheranno gli infortunati Aliseda, Mahou, Vladi e Bottani.
Arbitrerà Horisberger, mentre al VAR ci sarà Fähndrich.
(Foto Pepe Sanchez)