AC BELLINZONA
Nuovo allenatore? No, una lavata di capo!
Pubblicato il 16.03.2025 19:30
di Enrico Lafranchi
Almeno si giocasse con il cuore! E‘ questa l‘esclamazione che è rimbombata al Rheinpark, dove tra i 1289 spettatori ce n‘era un centinaio di fede granata. Una prestazione senza cuore ma anche senza grinta da parte di una squadra sfiduciata nel senso più globale del termine. Non staremo a ripercorrere i fatti successi in settimana (esonero di Rosas e Megias), la trasferta nel Principato e‘ stata preparata come si deve durante tutta la settimana. Ma è successo, ancora una volta, che più di un giocatore non ha risposto alle aspettative facendo orecchie da mercante alle direttive di Manuel Benavente, venutosi ora a trovare lui stesso sulla „graticola“.
Fare nomi e‘ sempre spiacevole, soprattutto quando si devono tirare in ballo - per forza di cose - giocatori che comunque in stagione qualcosa di buono lo hanno fatto. E allora cominciamo da Nivokazi, incapace di innescarsi nelle (pericolose) azioni (che avrebbero dovuto dare ben altri risultati, dal montante colpito), al punto da mangiarsi almeno un paio di palle gol. Ci si chiede come sia possibile che un bomber della sua stazza (e‘ il capocannoniere) vada a ondate in partite di importanza vitale per la salvezza (lo saranno, e come, anche le prossime), praticamente tutte da „ultima spiaggia“.
Ci sono inoltre motivi „speciali“ perché Chacon - fuori fase da un bel po‘ - continui a stare in campo? E di Enzler che incassa reti su palle ferme che dire? Che nonostante uno svantaggio enorme (3-0) il “portierone” non la smette di perdere (o guadagnare?) tempo quando c’è da rimettere il pallone direttamente a metà campo. Centrocampo che, appunto, rimane il punto debole del Bellinzona. Detto di Chacon che gira perennemente a vuoto, anche L‘Ghoul sta giocando da qualche partita da anonimo“ (al punto che il mister al 46‘ lo ha lasciato negli spogliatoi). Sabbatini si disimpegna lodevolmente, forte della sua esperienza in Super League, su questo non ci piove. Ma quale apporto „concreto“ il già capitano bianconero riesce a dare alla squadra?
Una squadra che nelle ultime cinque gare ha messo a segno soltanto una rete (Nkama a Neuchâtel, 1-1). Un po‘ poco, no? Con LYMANN (suo l’assist a Sutter per il gol della ‘bandiera’) qualcosa di meglio (manovra velocizzata e più incisiva) e’ stato prodotto nei secondi 45 minuti. L’ex bomber del Rapperswil-Jona ,pur avendo dalla sua una buona pressione offensiva, e’ stato nuovamente impiegato con il contagocce (eppure era piaciuto per come si è proposto nei 30 minuti giocati contro il Wil). A Vaduz mancavano Mihajlovic e Nkama in quanto squalificati. L’assenza del capitano sulla fascia si è fatta sentire parecchio. Alla resa dei conti un primo tempo inguardabile (prestazione recidiva!). Le partite constano di due fasi per un totale di almeno 90 minuti, e non di soli 45. Per la 27.esima giornata si andrà a giocare a Nyon contro lo stesso Stade che si è beccato un poker dallo Xamax. Se si gioca con l’atteggiamento mostrato nel Principato potremmo prepararci alla tredicesima sconfitta!!
La squadra, secondo noi, non ha bisogno di un nuovo allenatore, bensì di una bella lavata di capo a calciatori professionisti che, per riprendere quanto detto all’inizio, non danno l’impressione di avere a cuore le sorti dell’ACB. C’è da augurarsi che la (lunga) pausa per la Nazionale serva a renderli coscienti che così non si può più andare avanti. E’ ora di reagire! I granata sono penultimi con 23 punti come lo Stade Nyonnais mentre lo Sciaffusa si è portato a quota 24. In testa alla classifica l’Aarau ( 51 punti) precede di una lunghezza il Thun (50). Gli argoviesi hanno dovuto accontentarsi di un pareggio in quel di Wil, raggiunti sul 2-2 da una rete dei sangallesi nei minuti di recupero.
Alla ripresa del campionato, il 28 marzo, l’Aarau incontrerà al Brügglifeld l‘‘Etoile Carouge (terzo con 43 punti) mentre gli uomini di Mauro Lustrinelli ricevono la visita dello Xamax.
(Foto Filippo Zanovello)