Antonio Conte è
perplesso, comincia a dubitare, non di sé stesso ma della sua
squadra. A Venezia, contro la penultima, il suo Napoli, è parso
imbolsito e pure privo della necessaria grinta. Ma nel commentare la
partita, il tecnico ha trovato la spiegazione del pareggio: “Il
campo non è stato bagnato e la palla non scivolava”. Si è
detto stupito: “È la prima volta che succede questa cosa”,
e non soddisfatto lo ha fatto presente all'allenatore avversario: “Ho
chiesto a Di Francesco se lo avessero fatto apposta, mi ha detto di
no, ma la palla non scorreva”. Ma Dazn lo ha smentito,
ha mostrato che il campo era stato bagnato, e più di una volta.
Thiago Motta è uno stoico.
Rimane impassibile e intende resistere. La Juve è crollata a
Firenze. Avverte: “Mollare?
Sarebbe troppo facile farlo e non mi piacciono proprio le cose
facili”. Non intende
sfuggire alle critiche, le accetta e ammette le sue responsabilità.
Ma è certo delle sue capacità e non retrocede di un millimetro,
perché: “Sono la
persona giusta per risollevare la squadra”.
CALCIO ITALIANO

Conte e il campo bagnato, Motta si sente l'uomo giusto