SWISS LEAGUE
Visp? Il livello è basso...
Pubblicato il 22.03.2025 18:19
di Marco Maffioletti
Si parla parecchio del Visp, anche in ottica di un eventuale spareggio. Ieri mi sono recato a Basilea per seguire la terza sfide della serie di finale tra gli uomini di Himelfarb e i vallesani. Questi ultimi si sono imposti con il punteggio di 3 a 1 e conducono ora nella seria per 2 a 1. Il Visp è stata la formazione migliore e si è meritata questo successo. Ma il livello? È basso, rispetto alla massima serie c’è un abisso. Il divario tra le due leghe è aumentato notevolmente rispetto ancora a un 5 anni fa. Ritmo basso, poca tecnica e le individualità non sono certo grandiose. In questo contesto il difensore dell’Ambrì Rocco Pezzullo, in prestito al Visp, ha dimostrato ieri di essere decisamente superiore agli altri colleghi. Pure Brüschweiler, anche lui girato dai leventinesi al Visp, ha un’altra marcia e fa in sostanza quello che vuole con il disco. Lo stesso attaccante che non riusciva a uscire dall’anonimato e a emergere in NL.
Già queste due considerazioni permettono di capire quanto sia la distanza che separa a lega cadetta dalla National League. Utopia pensare che il Lugano possa perdere 4 partite contro questo Visp e lo stesso in fondo vale anche per l’Ajoie, pur se i giurassiani dipendono molto dai loro stranieri e ne potrebbero schierare solo 4 se dovessero disputare lo spareggio.
È vero, c’è il fattore mentale che subentra, tutto a vantaggio della squadra che tenta di salire, ma altrimenti nulla parla a favore dell’underdog. L’Ajoie schierando per 25’ i 4 stranieri non dovrebbe avere problemi a mantenere il posto in NL. Per i bianconeri il quesito non deve nemmeno porsi. I vari Fazzini, Thürkauf, Müller ecc. non possono non fare la differenza in un contesto del genere e lo stesso vale per gli imports come Sekac, Arcobello, Carr e (eventualmente…) Joly.  No, retrocedere è impossibile per il Lugano e lo stesso dovrebbe valere pure per l’Ajoie. Fermo restando che dapprima il Visp il titolo di Swiss League dovrà sudarselo e conquistarselo.  Morale della favola? La finale dei playout è appassionante e interessante, ma in fin dei conti soprattutto per il Lugano sportivamente parlando rappresenta solo una fastidiosa tappa supplementare, una giusta punizione per una stagione fallimentare. Nulla di più.
(Foto MM)