HC LUGANO
Se Steinmann ricorda Habisreutinger...
Pubblicato il 31.03.2025 08:31
di L.S.
Janick Steinmann è arrivato, parlato e dettato le sue linee guida. Tutto con naturalezza e apparente facilità, come se fosse a Lugano da una vita. Ha pure fatto un’analisi molto cruda del club degli ultimi vent’anni: in pratica, è stato sbagliato tutto.
Ora comanda lui. Fa tutto lui. Sceglierà allenatore, giocatori e filosofia. Ah, anche l’allenatore dovrà sposare la sua filosofia e giocare come dice lui.
Un’intervista, la sua, che ha ricordato molto quella di Roland Habisreutinger di molti anni fa, quando l'allora DS parlò di cultura del lavoro. Sì, in Ticino non c’era, e per fortuna, venne lui a insegnarcela.  
Janick Steinmann, nuovo direttore generale del Lugano, arriva da Rapperswil, dove non ha vinto nulla (non è facile farlo, lo capiamo) e terminato la scorsa stagione al decimo posto (poi eliminato dall’Ambrì). E anche nella scelta degli stranieri, nelle ultime due stagioni, non è stato proprio infallibile.
Entra in società in pompa magna, approfittando dell'indietreggiamento (provvisorio?) di Vicky Mantegazza e Marco Werder, presidente e CEO, che fanno appunto un passo indietro, scottati dalle tante critiche ricevute durante questa stagione. E che hanno preferito affidare tutto, ma proprio tutto, nelle mani del nuovo GM, che, almeno a parole, fa e disfa. Forse, un giorno, lo vedremo anche in panchina.
Per ora non ha rinnovato quei giocatori che erano senza contratto, adesso dovrà fare qualcosa di più. Gestire alcuni contratti in essere e pescare i nuovi stranieri. Oltre che il nuovo allenatore.
Sarà valutato su quello, e sulla capacità di dare davvero una nuova filosofia a un club che negli ultimi anni, secondo lui, ma non solo, ha sbagliato tutto. E che al momento, sempre sue parole, fa schifo.
Ora per fortuna è arrivato lui, che ribalterà il club come un calzino e lo farà tornare grande.
Benvenuto Janick…