FC LUGANO
Tra gol non fatti e gol subìti...
Pubblicato il 01.04.2025 09:19
di L.S.
Non sarà una partita facile, e non sono le solite frasi fatte alla vigilia di una sfida di un campionato mai così combattuto come quest’anno.  
No, questa sera il Lugano si gioca tanto, per non dire tutto.
Vincere a Yverdon vorrebbe dire ipotecare un posto tra le prime sei e poter affrontare la sfida di domenica a Basilea con più leggerezza.
Perdere, vorrebbe rimettere tutto in discussione e prendere coscienza di una crisi che la squadra, a quel punto, attraverserebbe innegabilmente.
Come se non fossero sufficienti le assenze di Aliseda, Arigoni, Bottani, Dos Santos e Mahou, si è aggiunta pure quella di Belhadj, che potrebbe aver finito la stagione per una frattura alla tibia.
Ma al di là delle assenze e della qualità del gioco, che comunque non è mai stato disprezzabile (i bianconeri non hanno quasi mai subìto la verve degli avversari), sono i dettagli che fanno la differenza.
E nel calcio, sono due gli aspetti fondamentali: fare gol e non subirli.
Il Lugano, in campionato (lasciamo perdere la pazza partita di Conference League contro il Celje), è dal 15 febbraio che non segna più di un gol a partita, se si eccettua quella vinta per 2 a 1 contro il Winterthur, ultima della classe. E spesso, non ha segnato.
Le occasioni però le ha sempre avute, ma è mancata la freddezza.
Due dati piuttosto impressionanti: nessun gol finora su punizione diretta (qualcuno ricorda che l’ultima è forse stata quella di Ziegler nel 2021!) e solo due reti su 151 tentativi da fuori area. Il problema del Lugano è anche qui, nella sua efficacia.
E poi c’è l’aspetto difensivo: il primo gol subìto sabato contro il Servette è piuttosto emblematico. Difensori (in quel caso Mai) che marcano lontano dall’uomo (o meglio, non marcano) e portiere che non fa quasi mai la parata decisiva.
È una questione di concentrazione, di attitudine, di voglia di non subire gol. È sempre dal 15 febbraio, nella vittoria contro il Lucerna, che la squadra di Croci-Torti non finisce una partita senza subire gol. Così è oggettivamente difficile vincere le partite.
Stasera, poi, ci sarà di fronte l’Yverdon dell’ex Tramezzani, che gioca sempre con il coltello tra i denti. Ha racimolato 8 punti nelle ultime quattro partite e non perde dalla partita di Zurigo del 22 febbraio. E sabato, a Sion, in vantaggio 1 a 0, ha pure sbagliato un rigore con Marchesano.
Insomma, sarà importante farsi trovare pronti, con il coltello tra i denti, per non rischiare di vivere un’altra serata amara.