Martin Blaser, CEO del FC Lugano, interviene ai microfoni
della RSI durante la pausa. Il suo Lugano sta perdendo due a zero e c’è ancora
tutto il secondo tempo da giocare.
Il dirigente bianconero si aspetta una reazione da parte della squadra, anche se ammette che “il Losanna sembra avere più fame di noi. Loro si giocano tutto in questa partita”.
Certo, ha ragione Blaser, il Losanna sembra più motivato, ma il Lugano, in questa partita si gioca punti importanti, che alla fine potrebbero pesare. E come dice anche lui, “ogni punto conta”.
L’obiettivo della scorsa estate era quello di arrivare nelle prime sei, poi a Natale è stato rivisto verso l’alto: si punta a un posto tra le prime tre.
Forse, anche se non lo dice, andrebbe bene il quarto posto, o comunque la qualificazione all'Europa. L’accenno, in questo senso, non può mancare:
“Non voglio pensare a una stagione senza Europa. Sappiamo tutti quanto sia importante, e non soltanto per i soldi della Uefa, qualificarsi per le coppe europee. È una questione di reputazione e di poter mettere in vetrina i nostri giocatori, che acquisiscono valore”.
Blaser però, da buon dirigente, trasmette serenità a tutto l’ambiente:
“Anche se in questo momento non siamo contentissimi dei risultati, la nostra strategia a lungo termine non cambia”.
Eh già, Mansueto lo sa benissimo, una società e una squadra, si costruiscono con il tempo:
“Proprio così. Mansueto sa che l’investimento è a lungo termine. Ci vuole del tempo, ci vuole pazienza”.
Al CEO bianconero non piace però la parola crisi:
“La trovo un po’ troppo dura. Dobbiamo restare tutti tranquilli e anche il nostro “momentum” arriverà. Crediamo nel lavoro di tutti all’interno della società e ne usciremo tutti assieme”.
Parole di Blaser, che così facendo, fa capire che la posizione di Croci-Torti è salda e che il Lugano ha un progetto in testa, che perseguirà anche in futuro. Anche se in questo momento la squadra sta attraversando un momento di crisi. Anzi, no, di… difficoltà.
Il dirigente bianconero si aspetta una reazione da parte della squadra, anche se ammette che “il Losanna sembra avere più fame di noi. Loro si giocano tutto in questa partita”.
Certo, ha ragione Blaser, il Losanna sembra più motivato, ma il Lugano, in questa partita si gioca punti importanti, che alla fine potrebbero pesare. E come dice anche lui, “ogni punto conta”.
L’obiettivo della scorsa estate era quello di arrivare nelle prime sei, poi a Natale è stato rivisto verso l’alto: si punta a un posto tra le prime tre.
Forse, anche se non lo dice, andrebbe bene il quarto posto, o comunque la qualificazione all'Europa. L’accenno, in questo senso, non può mancare:
“Non voglio pensare a una stagione senza Europa. Sappiamo tutti quanto sia importante, e non soltanto per i soldi della Uefa, qualificarsi per le coppe europee. È una questione di reputazione e di poter mettere in vetrina i nostri giocatori, che acquisiscono valore”.
Blaser però, da buon dirigente, trasmette serenità a tutto l’ambiente:
“Anche se in questo momento non siamo contentissimi dei risultati, la nostra strategia a lungo termine non cambia”.
Eh già, Mansueto lo sa benissimo, una società e una squadra, si costruiscono con il tempo:
“Proprio così. Mansueto sa che l’investimento è a lungo termine. Ci vuole del tempo, ci vuole pazienza”.
Al CEO bianconero non piace però la parola crisi:
“La trovo un po’ troppo dura. Dobbiamo restare tutti tranquilli e anche il nostro “momentum” arriverà. Crediamo nel lavoro di tutti all’interno della società e ne usciremo tutti assieme”.
Parole di Blaser, che così facendo, fa capire che la posizione di Croci-Torti è salda e che il Lugano ha un progetto in testa, che perseguirà anche in futuro. Anche se in questo momento la squadra sta attraversando un momento di crisi. Anzi, no, di… difficoltà.