È la seconda stagione della nuova formula, che dopo 33
partite di “regular season”, taglia la classifica in due. Le prime sei giocano
per il titolo, le altre sei per non retrocedere.
E così, quest’anno, sono rimaste fuori dai primi sei posti, Zurigo e San Gallo, tra le altre. Insomma, la formula non fa sconti a nessuno e ogni anno il campionato sembra sempre più equilibrato e difficile.
Dopo la 33.esima giornata di ieri, oggi era atteso il calendario, che puntualmente è arrivato. Si ricomincia il 3/4 maggio e si finsce il 22/24 maggio.
La Lega aveva sempre detto che per stilare il calendario delle ultime cinque partite e decidere chi poteva giocare tre partite in casa e due fuori, si sarebbe fatto affidamento a ciò che era successo negli anni precedenti. Una sorta di compensazione, insomma. Difficile fare altrimenti.
Lo scorso anno, tutte le squadre, alla fine avevano però giocato 19 partite in casa, cosicché quest’anno, è stata una sorta di anno zero.
La scorsa stagione, il Lugano ne giocò 16 in casa durante la “regular season” e 3 nel girone finale.
Quest’anno, invece, i bianconeri ne hanno già giocate 17 in casa e avranno diritto a giocarne a Cornaredo soltanto due durante questo mese di maggio. Saranno quelle contro Basilea e Young Boys: perlomeno due partite di cartello.
Lo svantaggio? Sicuramente le due trasferte nello spazio di tre giorni, prima a Ginevra e poi a Losanna. Una cosa che il calendario avrebbe dovuto assolutamente evitare e che punisce parecchio i bianconeri.
L’unica squadra che giocherà 20 partite in casa è il Losanna, che beneficia della mancata qualificazione del San Gallo tra le prime sei: i sangallesi, infatti, ormai salvi, a fine stagione saranno gli unici ad aver disputato soltanto 18 partite in casa. Giocheranno soltanto due partite in casa in questo girone contro la retrocessione. E tutto questo, nonostante i 18 mila spettatori di media a partita.
Ultima annotazione: il Lugano quest’anno, in casa, ha ottenuto 31 punti in 17 partite, ossia 1,82 punti a partita. Fuori casa il bilancio è molto meno soddisfacente: soltanto 18 punti in 16 partite (media di 1,12 a partita). Insomma, se si vorrà un posto in Europa, bisognerà migliorare il rendimento in trasferta.
E così, quest’anno, sono rimaste fuori dai primi sei posti, Zurigo e San Gallo, tra le altre. Insomma, la formula non fa sconti a nessuno e ogni anno il campionato sembra sempre più equilibrato e difficile.
Dopo la 33.esima giornata di ieri, oggi era atteso il calendario, che puntualmente è arrivato. Si ricomincia il 3/4 maggio e si finsce il 22/24 maggio.
La Lega aveva sempre detto che per stilare il calendario delle ultime cinque partite e decidere chi poteva giocare tre partite in casa e due fuori, si sarebbe fatto affidamento a ciò che era successo negli anni precedenti. Una sorta di compensazione, insomma. Difficile fare altrimenti.
Lo scorso anno, tutte le squadre, alla fine avevano però giocato 19 partite in casa, cosicché quest’anno, è stata una sorta di anno zero.
La scorsa stagione, il Lugano ne giocò 16 in casa durante la “regular season” e 3 nel girone finale.
Quest’anno, invece, i bianconeri ne hanno già giocate 17 in casa e avranno diritto a giocarne a Cornaredo soltanto due durante questo mese di maggio. Saranno quelle contro Basilea e Young Boys: perlomeno due partite di cartello.
Lo svantaggio? Sicuramente le due trasferte nello spazio di tre giorni, prima a Ginevra e poi a Losanna. Una cosa che il calendario avrebbe dovuto assolutamente evitare e che punisce parecchio i bianconeri.
L’unica squadra che giocherà 20 partite in casa è il Losanna, che beneficia della mancata qualificazione del San Gallo tra le prime sei: i sangallesi, infatti, ormai salvi, a fine stagione saranno gli unici ad aver disputato soltanto 18 partite in casa. Giocheranno soltanto due partite in casa in questo girone contro la retrocessione. E tutto questo, nonostante i 18 mila spettatori di media a partita.
Ultima annotazione: il Lugano quest’anno, in casa, ha ottenuto 31 punti in 17 partite, ossia 1,82 punti a partita. Fuori casa il bilancio è molto meno soddisfacente: soltanto 18 punti in 16 partite (media di 1,12 a partita). Insomma, se si vorrà un posto in Europa, bisognerà migliorare il rendimento in trasferta.
(Immagini RSI)