AC BELLINZONA
Bellinzona, è tutta un'altra musica
Pubblicato il 04.05.2025 08:02
di Enrico Lafranchi
Fioccano gol e punti in casa ACB da quando Beppe Sannino ha preso il comando della squadra: 10 gol e altrettanti punti. Cifre che non si mettevano più a bilancio da tempo. Sabato, come avevano già fatto col Vaduz, i granata hanno calato il tris. Contro lo Xamax sono andati a segno Lusuena, Nkama e Nivokazi (Rilind ha fatto 13!). Almeno altrettante palle gol sono state buttate all'aria, ma in fondo il 3-1 ci sta bene considerando che di fronte c’era il Neuchâtel Xamax, squadra che si è vista liquefare nel girone di ritorno il plico di punti di vantaggio che vantava sul Bellinzona tanto che ora a separare in classifica le due compagini ce n’è soltanto uno.
La vittoria, ampiamente meritata, è frutto di una buona prestazione sull’arco dell’intera partita che ha visto la giovane formazione allenata dal francese Anthony Braizat calare nettamente alla distanza. Per la salvezza matematica manca un punto (resta poi da vedere se anche lo Sciaffusa, penalizzato di tre punti, se li vedrà restituire dalla SFL) ma sarebbe stato bello, se invece di speculare sulla ‘matematica’ (da qualche parte 2+2 evidentemente non fa 4…), ieri sera ci si fosse premurati di sottolineare il grande passo in avanti che i giocatori hanno fatto con il mister che aveva preso in mano una squadra verosimilmente alla deriva. Il rammarico è che se si fosse cambiata guida tecnica celermente, oggi non saremmo qui a parlare di salvezza, bensì di un Bellinzona in lotta per lo spareggio. Perché no, visto che l’Aarau non vince più una partita che è una. Gli argoviesi gli ultimi tre punti li hanno intascati con lo Xamax nella 25.esima giornata, da lì via (siamo alla 33.esima) ben sette pareggi di fila fino al arrivare alla sconfitta rimediata venerdì in casa del Thun, felicemente (e con pieno merito) rientrato - con Mauro Lustrinelli - a fare parte della Super League.
Dispiace naturalmente, il Bellinzona con la squadra che Bentancur ha messo a disposizione dello staff spagnolo (il patron nell’intervista di due settimane fa aveva spiegato il perché e per come aveva continuato a dare fiducia - nonostante i magri risultati conseguiti - a Rosas e a Benavente) doveva trovarsi nel lotto delle prime. Invece con gli spagnoli (decantati oltre misura) la squadra non è mai riuscita ad acquisire consapevolezza delle proprie possibilità. A valorizzarne la rosa sono sempre stati gli allenatori delle compagini avversarie. Il che è tutto dire. Abbiamo avuto conferma che la squadra gioca e fa un gran movimento. Ed è anche in ottima salute fisica. Non era scontato, né semplice togliere nel secondo tempo l’iniziativa del gioco ai neocastellani. “Tre gol meritati, peraltro abbiamo avuto tantissime occasioni per metterne dentro qualcuno in più” - spiega un raggiante Mihajlovic- sottolineando che si tratta di “un’altra prestazione positiva, eravamo schierati bene in campo”. Nassim L’Ghoul ha guadagnato anzitempo gli spogliatoi: “Ero stanco, lo siamo un po’ tutti del resto. In partita ci mettiamo tante energie, ci riposeremo un po’ (ride)”. Da ex Seeländer si rallegra del Bienne finalista di coppa: „Spero di non sentire più dire ‚le petit Bienne...".
(Nella foto Filippo Zanovello, Johan Nkama, autore di una rete e un assist)