TENNIS
Sinner, ritorno al presente
Pubblicato il 06.05.2025 06:01
di Red.
L'attesa è finita, l'incubo è alle spalle. L'Italia può tirare un sospiro di sollievo, il suo campionissimo è tornato. La squalifica è terminata. Jannik Sinner è a Roma, la città è davvero, in questi giorni, al centro del mondo. Si è allenato e i campi erano affollati all'inverosimile. Il tennista appare non più schivo, conscio che il Belpaese lo reclama come simbolo nazionale. Ha bisogno di un atleta vincente a livello internazionale. Lui sembra avere preso consapevolezza di questo ruolo. Si tratta di una sorta di missione. Ha parlato, ha dichiarato che l'accordo con la Wada non lo voleva fare. Ma la ragion di Stato lo ha convinto. È felice di disputare gli Internazionali, ma il suo obiettivo è il Roland Garros, in bacheca contano gli Slam, ergo: Roma non vale Parigi. Il tennis ha bisogno di Sinner. Il movimento langue, la popolarità declina al ribasso. La rivalità tra Sinner e Alcaraz è indispensabile; la generazione intermedia (Zverev, Medvedev, Tsitsipas) viaggia nel territorio del velleitarismo; si aspettano nuovi talenti, si sono solo annunciati, si tratta di Joao Fonseca e di Jakub Mensik, sono promesse. Come sono lontani i tempi del fantastico trio. Sinner fa discutere, e questo per il momento basta.